A fine Ottobre il dicastero diretto da Angelino Alfano ha messo a disposizione un nuovo e innovativo servizio attraverso cui è possibile portare all’attenzione delle autorità competente lo spaccio di droga o atti di violenza messi in atto da ragazzi nei confronti di propri coetanei all’interno delle strutture scolastiche. Attraverso l’invio di un semplice sms al 430002, senza costi per il mittente, vi sarà infatti modo di denunciare atti di questo tipo. Tra le amministrazioni comunali che hanno ampliato questo nuovo servizio vi è quella di Arezzo, la quale ha deciso di dare modo a chi vorrà, di inviare un sms in modo completamente anonimo: ciò sarà possibile inviando un sms al numero creato dal ministero dell’Interno e premettendo al testo la parola “Arezzo”.
Lo strumento messo a punto non ha come obiettivo quello di andare a sostituire la denuncia fatta secondo le modalità usuali, ovvero recandosi ad esempio presso un Commissariato di polizia, ma quello di fornire un’opzione ulteriore per denunciare e segnalare reati e condotte violente a quanti, pur volendo fare il proprio dovere, non se la sentano di farlo di persona. I dirigenti del Ministero che hanno presentato il servizio hanno affermato che con questo strumento i giovani potranno comunicare in maniera più semplice con le forze dell’ordine e vincere la paura che spesso, data la giovane età, li attanaglia di fronte all’eventualità di dover denunciare un reato o un atto di bullismo subito da coetanei.
Per quanto riguarda il territorio del comune di Arezzo il primo cittadino ha chiesto a tutte le componenti, prime fra tutte le associazioni di volontariato e le istituzioni scolastiche, di adoperarsi perché l’esistenza di questo numero e della possibilità di inviare un sms di denuncia rimanendo anonimi, venga resa nota attraverso tutti i mezzi di comunicazione. L’obiettivo è quello di arrivare ad informare dell’esitenza del numero 430002 tutti i ragazzi in età scolastica presenti sul territorio.
Il Sindaco ha voluto porre l’accento su come sia assolutamente necessario che tutti si adoperino in questa operazione di divulgazione, al fine di riuscire a fare un passo decisivo nella lotta per risolvere problematiche gravi come quella del bullismo e dello spaccio di stupefacenti tra i giovanissimi. Per rafforzare il proprio appello Agnelli ha ricordato come le statistiche abbiano messo in luce il fatto che il fenomeno del bullismo risulta molto più diffuso di quanto si possa pensare: vi sarebbe infatti coinvolto, nel ruolo di vittima o di carnefice, almeno un ragazzino su tre.
Infine, per quanto riguarda le fasce d’età dove il problema è più diffuso, a riprova di come si debba intervenire con tempestività a livello educativo, recenti ricerche hanno constatato come gli episodi di bullismo siano molto diffusi tra i ragazzini che sono in procinto di finire le scuole elementari e tra quelli che frequentano le scuole medie o i primi anni delle superiori.
[…] che vorranno far pagare a qualcuno la fine di una relazione o più semplicemente compiere atti di bullismo, dovranno pensarci su due volte. Secondo quando previsto dal disegno di legge la condotta […]
[…] state le immagini riprese da un telefonino a testimoniare un episodio di bullismo che non ha avuto come vittima un ragazzo, bensì addirittura un […]