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Adozioni: niente affidamento a genitori single, ma si apre alle famiglie affidatarie. Stop al divorzio breve

Negli ultimi giorni ha molto destato scalpore l’emendamento presentato dal Partito Democratico relativamente alla possibilità di adozione di un bambino anche da parte di genitori single. Si tratta sicuramente di una grande rivoluzione in materia di affidamento ed adozioni, che in Italia infatti non permette ad un soggetto non spostato di poter adottare un bambino.

Quello che, però, si rivelava essere un importante cambiamento ad opera del partito Democratico è stato cancellato, portando alla cestinazione dell’emendamento. Non potranno quindi adottare bambini, così come già previsto dalla legge vigente, i single, le coppie di fatto e le coppie sposate da meno di tre anni. Le riconferme arrivano così dalla legge approvata nelle ultime ore all’unanimità dall’Aula del Senato (con ben 197 a favore).
Tale legge però permetterà d’ora in poi alle famiglie affidatarie di chiederne l’adozione in determinate occasioni. Se, infatti, il minore dato in affido da un periodo prolungato non possa tornare all’interno della famiglia di origine, saranno appunto gli affidatari a chiedere di poter diventare la sua nuova famiglia attraverso l’iter dell’adozione. Tale introduzione, molto voluta dalle associazioni e dalle famiglie affidatarie, è quindi passata al vaglio del Senato, mentre è stato cancellato l’emendamento firmato dalla senatrice Francesca Puglisi del Pd per estendere l’adozione anche a persone single e coppie di fatto.
La volontà è stata quella di optare per un pensiero conservatore a tutela dei minori, come affermato a più riprese da alcuni esponenti del Nuovo centro destra e dell’Udc, anche se non sono mancati anche molti senatori Democratici contrari a tale impostazione ideologica. Molto delusa si è detta anche la parlamentare Alessia Petraglia, al contrario del gruppo di Ap, che raccoglie Ncd e Udc, il quale per voce di Maurizio Sacconi si è detto molto fiero di aver impedito l’affida ad un unico soggetto per il bene e l’armonia dei minori. Dopo il voto unanime al Senato, il testo del disegno di legge dovrà poi passare per la terza lettura alla Camera dei Deputati.

In ogni caso il testo, anche se non ha previsto l’adozione per i single, ha comunque molti connotati di innovazione grazie alla possibilità di prendere in esame da parte del Giudice dei minori del legame affettivo già creatosi tra il bambino e la famiglia affidataria. Inoltre il Giudice prenderà in esame anche l’opinione dei servizi sociali e dello stesso minore in affido, in modo da optare per una sentenza che rispecchi, il più possibile, ciò che è meglio per il minore. Cade quindi il tanto agognato divieto dell’adottabilità da parte delle famiglie affidatarie, che potranno così instaurare un rapporto più sano e duraturo con il minore.

La parte più innovatrice del Partito Democratico, però, non si dice sconfitta in quanto c’è uno spiraglio davvero importante per le coppie di fatto ed i single. Infatti si prevede ora la possibilità da parte dei single di adottare i minori in casi di disperata e comprovata necessità, come ad esempio minori orfani di entrambi i genitori, disabili, o che nessuno vuole adottare.
Molte discussioni al Senato si sono poi avvenute anche in materia di divorzio breve, che in alcuni casi permetterebbe addirittura di saltare, qualora  i coniugi intendano chiudere consensualmente, non abbiano figli minori o  con handicap gravi o non autosufficienti da un punto di vista economico, di lasciarsi senza passare per la fase della separazione il periodo della separazione. Forte contro tale divorzio rapido si è detto il Nuovo centro destra, in quanto decisione deleteria per le famiglie oltre che contraria  ai principi costituzionali.

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