Arriva ‘Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II’: chiusura magniloquente e visionaria per la saga di Suzanne Collins
SI CHIUDE LA TRILOGIA – Dopo quasi quattro anni e quattro film, che hanno visto alternarsi alla regia Gary Ross (nel primo episodio) e Francis Lawrence, la saga fantascientifica e ambientata in un futuro distopico di ‘Hunger Games’ giunge al termine. Esce infatti stasera, in tutte le sale italiane, l’atteso ‘Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II’ (‘Mockingjay – Part II’) che chiude la trilogia ispirata ai libri di Suzanne Collins e prova anche a riannodare tutti i fili della trama in un finale visionario e potente. L’ultimo capitolo ruota ancora attorno alle vicende di Katniss Everdeen (interpretata ancora dal Premio Oscar Jennifer Lawrence) ed è ambientato nella struttura segreta dei ribelli, all’interno del Tredicesimo Distretto. Dopo aver salvato Peeta, Katniss scoprirà che qualcosa è cambiato in lui: il ragazzo è stato infatti persuaso dal Presidente Snow che Katniss sia il vero nemico e che vada fermata ad ogni costo.
UN NUOVO MODO DI INTENDERE LA FANTASCIENZA – Sulla scia dei precedenti episodi, ‘Il canto della rivolta – Parte II’ si caratterizza per il pastiche di generi che rinnovano sin dalle fondamenta il classico racconto di fantascienza, avvicinando così alla saga non solamente i più giovani ma anche chi vede degli elementi di ‘autorialità’ in questo blockbuster. Imperniata attorno alla carismatica figura della Lawrence -forse la migliore attrice della sua generazione- la pellicola è un mix di azione frenetica e momenti di stasi, in cui si riesce anche a riflettere su alcune tematiche care alla modernità quali la spersonalizzazione, i meccanismi della propaganda e la pervasività della ‘cultura delle immagini’. In questo modo, la marcia di avvicinamento alla resa dei conti è una sorta di crescendo, dal punto di vista emotivo e scenografico, che porta i nodi irrisolti della vicenda ad esplodere nella magniloquente scena finale.