TERRORE JIHADISTA ANCHE IN MALI – Dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi, il terrorismo di matrice islamica questa volta colpisce in Africa: un vero e proprio commando ha fatto irruzione di prima mattina nell’hotel ‘Radisson Blu’ di Bamako, capitale del Mali, facendo anche delle vittime. Secondo quanto riportato dal tabloid inglese ‘Mirror’, sarebbero ben 9 i morti nella sparatoria, tra cui alcuni cittadini di nazionalità francese e belga, mentre due guardie di sicurezza in servizio presso il resort sarebbero rimaste ferite. Una volta barricatisi all’interno del ‘Radisson Blu’, i terroristi hanno preso in ostaggio circa 170 persone (di cui 30 dipendenti dell’albergo), tra i quali vi sarebbero alcuni dipendenti di ‘Air France’ e dei militari in missione per conto dell’ONU nel Paese africano.
LA PISTA DELL’ESTREMISMO ISLAMICO – Quello di Bamako non è il primo episodio di attacco terrorista in Mali: un attentato contro un ristorante aveva infatti provocato cinque morti lo scorso 7 marzo. In questo caso, nonostante non siano state fatte ancora rivendicazioni da parte del gruppo terrorista, fonti autorevoli rivelano che si tratterebbe di appartenenti a una formazione islamica estremista. Come riportato dal sito ‘Jeune Afrique’, lo stesso Primo Ministro del Mali, Modibo Keita, ha parlato di ‘formazioni jihadiste’ e ha condannato l’accaduto come un ‘atto barbaro che però non ha niente a che vedere con la religione‘. Per questo motivo, il Ministro della Sicurezza, Salif Traoré, ha disposto immediatamente un’unità di crisi pronta ad intervenire anche se non vi sono ancora certezze circa l’identità della cellula terrorista, né a proposito dei suoi obiettivi. A destare particolare inquietudine sulla sorte degli ostaggi è tuttavia un particolare riportato da coloro che sono riusciti a sfuggire alla sparatoria, allontanandosi dall’hotel: il commando avrebbe rilasciato solo le persone che erano in grado di recitare alcuni versetti del Corano.