Attentati di Parigi, Coulibaly fermato e rilasciato pochi giorni prima dell’attacco al supermercato kosher
Il settimanale francese “Le Canard Enchainé” ha pubblicato una notizia in grado di mettere in serio dubbio l’efficienza dell’intero apparato antiterrorismo francese. Secondo il giornale, il killer del supermercato kosher, Amedy Coulibaly era stato fermato dalle forze dell’ordine per un controllo di routine e successivamente rilasciato, nonostante fosse stato identificato come persona potenzialmente pericolosa.
Il controllo, a cui sarebbero stati sottoposti l’attentatore e la sua compagna Hayat Boumedienne, sarebbe avvenuto a Parigi, nell’arrondissement Buttes-Chaumont, la mattina del 30 dicembre 2014, pochi giorni prima dei sanguinosi attentati che hanno riportato in primo piano il pericolo del terrorismo islamico in tutti i paesi occidentali.
Secondo quanto riferito dal giornale, i poliziotti, una volta appurata l’identità dell’uomo, avrebbero contattato l’antiterrorismo, senza ottenere l’ordine di effettuare ulteriori controlli.
Secondo le indiscrezioni, la ventiseienne compagna di Coulibaly, Hayat Boumedienne, attualmente ricercata come persona informata dei fatti, avrebbe lasciato la Francia il 2 gennaio per raggiungere Madrid (accompagnata dallo stesso Coulibaly), dove avrebbe preso un aereo per Istanbul e dalla Turchia, successivamente, avrebbe raggiunto la Siria il giorno prima degli attentati di Parigi.
Intanto, è stata accolta con effetto immediato la richiesta di naturalizzazione presentata lo scorso anno da Lassana Bathily, il commesso maliano del supermercato kosher che ha salvato molte vite grazie al suo eroismo, come richiesto a gran voce dall’opinione pubblica francese e annunciato dallo stesso presidente François Hollande.