Buon sangue non mente. Aurora, la figlia 18enne di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti sta salendo i gradini della notorietà anche grazie alla sua intensa attività sui social network. Invitata in programmi televisivi ora si ritaglia qualche ora di notorietà per una leggerezza che gli è costata le critiche dei sostenitori di Belen Rodriguez.
Aurora ha postato su Periscope – app social che permette di condividere filmati anche in diretta – un video nel quale gioca, in compagnia di un amico che la incalza con delle domande, ad imitare Belen Rodriguez. Il problema sta nel contenuto e non tanto nella forma. Il passaggio incriminato è un riferimento al piccolo Santiago, figlio della showgirl argentina e del ballerino Stefano De Martino, che viene definito “brutto”.
Il pubblico, soprattutto argentino, rumoreggia sui social, la baby-Hunziker tace.
Ci pensa però proprio l’amico di lei, Tommaso Zorzi, a replicare su Twitter postando una citazione di Joan Rivers:
“Life is tough, darling. Life is hard. And we better laugh at everything; otherwise, we’re going down the tube” e commentando: “Cerchiamo di non prendercela solo per il gusto di fare polemica, e facciamoci tutti due risate. Qualche ruga in più è di certo meglio del cattivo umore”.
Arrivano qualche ora fa le scuse di Aurora Ramazzotti, tramite il suo profilo Instagram:
“Sento di dovere delle scuse per l’errore che ho commesso. Non era mia intenzione ferire o offendere. Ho fatto una battuta di cattivo gusto che ho detto senza pensare e ho sbagliato, era intesa come scherzo e non come commento. Ci tengo a precisare che come sorella maggiore di 4 fratellini amo molto i bimbi e trovo peraltro il bimbo di Belen e Stefano tenerissimo come tutti i bebè del mondo. Mi scuso molto sia con i diretti interessati sia con le altre persone che ho offeso senza pensarci”.
Spesso Santiago, il figlio della Rodriguez e di Stefano è stato oggetto di critiche per colpire i genitori, accusati dal pubblico di aver dato sovraesposizione mediatica al piccolo, ma in questo caso pare essere solo una gaffe figlia dell’ingenuità.