Australian Open: dopo 56 anni due Italiani in finale. Tra le donne solita sfida Williams-Sharapova
Gli Australian Open maschili di quest’anno parlano italiano ed è un evento sicuramente storico per tutti il movimento sportivo del Belpaese: è, infatti, la prima volta che si troveranno in una finale maschile di un torneo dello Slam nell’era Open due Italiani. Per trovare altri nostri rappresentanti nella finalissima dobbiamo riavvolgere il nastro al 1959, quando Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola scrissero una grande pagina di sport per l’Italia con la vittoria del Roland Garros , con il loro curriculum che aveva già annoverato altre due finali negli anni precedenti, nel 1955 a Parigi e l’anno successivo nel tempio del tennis, a Wimbledon.
In semifinale, la coppia Bolelli – Fognini ha avuto la meglio in un incontro combattuto durato un’ora e 58 minuti e completatosi in tre set, sulla coppia composta dal tennista olandese Jean-Julien Rojer e dal rumeno Horia Tecau col punteggio di 6-4, 3-6, 6-3. La gara è iniziata subito al meglio per gli Italiani, che si è complicato però nel terzo set, a causa di un break passivo subito da Fognini: niente paura però, gli Azzurri sono stati capaci e temerari nel rialzarsi subito, riacciuffando gli avversari sul 3-3 annullando due palle break consecutive. Il dominio poi è stato inesorabile, con quattro game di fila e il punteggio finale che ha liberato l’urlo di gioia dei nostri atleti, già in passato protagonisti di vittorie nel doppio, a Umago nel 2011 e Buenos Aires nel 2013, ma come detto, mai giunti sino ad una finale nel torneo dello Slam.
Soddisfazione da parte del ligure Bolelli che ha rivisitato il match nelle parole del post partita, evidenziando la bravura nel riacciuffare la gara nel momento più delicato del terzo set, con la speranza ora di riscrivere la storia; sulla stessa scia anche Fognini, che ha rivelato come l’essere affiatati e non mollare nulla, neppure di un millimetro, risulta fondamentale in queste circostanze. In finale gli Italiani se la vedranno in un classico scontro con i transalpini della Francia, con la coppia formata da Pierre-Hugues Herbert e Nicolas Mahut che in semifinale hanno battuto, dominandoli, la coppia formata dal croato Ivan Dodig e dal brasiliano Marcelo Melo, testa di serie numero 4 in tre set con il punteggio di 6-4, 6- 7 [5], 7-6 [5].
Nel tabellone singolo femminile invece, uno scontro pronosticabile dall’inizio, con le due regine del tennis mondiale Serena Williams e Maria Sharapova pronte a contendersi sabato a Melbourne, il trofeo degli Australian Open 2015, con l’Americana che ha avuto la meglio in semifinale della connazionale Madison Keys , mentre la bella Maria Sharapova ha dominato nel derby russo Ekaterina Makarova in due set, conquistando il lasciapassare per la finale.
Ennesimo confronto tra le due regine del tenni in gonnella, con il pronostico che pende tutto dalla parte della Williams, forte di 16 vittorie in 18 scontri totali con la Sharapova: la tennista russa infatti non riesce a battere la collega da oltre dieci anni, dal Masters Wta di Los Angeles del 2004. Anche a Melbourne, dove le due si sono già affrontate, il pronostico vede vincente sempre la Williams, in semifinale, con qualche sofferenza ed al tie break, nel 2005, e nel 2007 nella finalissima che ha visto l’americana lasciare solo le briciole alla sfidante. Vediamo se la Sharapova sarà in grado di cambiare in questa finale la storia tra le due.
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