Cronaca

Carabiniere ucciso, parlano i genitori dei 2 accusati: ieri nuovi rilievi nella loro stanza d’hotel

Continuano le indagini dei Carabinieri
Nella giornata di ieri sono arrivati nuovi sviluppi nella vicenda dell’assassinio di Mario Cerciello Rega, il vice brigadiere dei Carabinieri ucciso a coltellate in quel di Roma durante un’aggressione: infatti non solo sono sbarcati in Italia i genitori dei due giovani turisti americani accusati dl crimine ma gli inquirenti hanno deciso di effettuare un supplemento di indagini. Secondo quanto si apprende da fonti di stampa, gli uomini dell’Arma dei Carabinieri che indagano sul delitto hanno svolto ieri una nuova serie di rilievi nella stanza dell’hotel capitolino presso cui alloggiavano Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth, i due ragazzi statunitensi: è probabile che stessero cercando qualcos’altro oltre all’arma del delitto e al flacone di psicofarmaci che erano stati rinvenuti nel corso della prima perquisizione.

I genitori dei due accusati sono in Italia
Intanto, dopo le interviste rilasciate alla stampa statunitense negli scorsi giorni, sono arrivati in Italia anche i genitori dei due turisti americani. Se il padre di Finnegan, atteso da un nugolo di giornalisti e cameramen quando si è presentato al terminal degli Arrivi Internazionali dell’aeroporto di Fiumicino, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, ha parlato invece con la stampa Ethan Elder, papà di Finnegan Lee, ovvero il ragazzo che avrebbe accoltellato Mario Cerciello Rega. Evidentemente provato dalla vicenda, l’uomo ha affermato di voler sapere “quale sarà ora la prassi burocratica per rivedere in carcere mio figlio, aggiungendo di essere solo impaziente di stare nuovamente con lui. Nelle scorse ore il signor Elder, dopo aver visto la foto di Hjorth bendato e ammanettato, ha espresso preoccupazione per le condizioni di salute di suo figlio.