Dopo aver vinto per 3 a 0 la gara di andata della semifinale di Champions League contro il Bayern Monaco, il Barcellona non ha avuto difficoltà a gestire la partita di ritorno all’Allianz Arena. La sconfitta subita per 3 a 2 porta la squadra spagnola alla finale di Berlino, dove attende la vincente della sfida tra Real Madrid e Juventus, per un ultimo atto che, qualunque sia la vincente di questa sera, si presenterà inedito a livello di finale.
Guardiola aveva provato a caricare l’ambiente bavarese prima della partita ma, in cuor suo, sapeva che l’impresa richiesta al suo Bayern sarebbe stata molto più difficile da portare a termine rispetto alla rimonta ottenuta contro il Porto nel turno precedente. Le pesanti assenze (Robben e Ribery su tutti, ma non meno importante il forfiat dell’esterno Alaba) e la necessità di concedere il contropiede al Barcellona, si presentavano come problemi insormontabili. Così è stato, nonostante la prova di orgoglio dei Tedeschi, capaci comunque di ottenere una vittoria davanti al loro pubblico.
L’avvio sembra promettere grande spettacolo tra due tra le squadre più forti del Mondo. Neuer è costretto ad intervenire subito su un grande diagonale di Rakitic, quindi è l’ex giallorosso Benatia a portare in vantaggio i Bavaresi con un colpo di testa su cross di Xabi Alonso. È il settimo minuto, e i tifosi tedeschi sono pronti ad assistere ad una nuova “remuntada”.
In realtà, l’illusione svanisce presto; nel giro di 22 minuti, infatti, il Barcellona ribalta la partita e mette fine al discorso qualificazione. Se nella gara di andata era stato Messi ad incendiare il Camp Nou, ora è Neymar a rendersi protagonista assoluto. In realtà, è il tridente dei Catalani (ribattezzato “MSN”) a funzionare a meraviglia, soprattutto quando ha spazio a disposizione. Tra il 15esimo e il 29esimo arrivano due reti, al termine di due azioni “fotocopia”. Messi imbecca Suarez; quest’ultimo controlla, si presenta davanti a Neuer e serve il liberissimo Neymar, che non ha difficoltà ad appoggiare in rete.
Il Bayern subisce per qualche minuto il colpo, poi prova a riportarsi in avanti con rabbia per ribellarsi ad un destino (l’eliminazione) che sembra ormai segnato. Ma il Barcellona dimostra di aver trovato un portiere affidabile come Ter Stegen, che risponde con due grandi parate ai tentativi di Muller e Lewandowski. In particolare, sull’ultima conclusione il portiere della squadra spagnola mostra una grande rapidità di movimento, intervenendo in due tempi.
Il primo parziale termina così 2 a 1 per i Catalani, con le squadre che rientrano negli spogliatoi con animi completamente tedeschi. Il pubblico tedesco sembra non crederci più; la finale di Berlino appare ormai un sogno lontano.
La ripresa inizia a ritmi più bassi rispetto al primo tempo; la squadra di Luis Enrique non ha intenzione di scoprirsi, mentre il Bayern fatica a ritrovare convinzione. È sempre Lewandowski l’ultimo a volersi arrendere; al 59esimo viene assistito da Mascherano e trova un gran tiro nell’angolino che porta le due squadre in parità. Ma anche un 2 a 2 non serve a nulla per i padroni di casa, che ora trovano la forza di spingere, anche se solo per ottenere una vittoria che nulla può decidere sul piano della qualificazione. Al 74esimo è Schweinsteiger, uno dei migliori tra i Bavaresi, a servire Müller che, dal limite dell’area, fa partire un tiro a giro forte e preciso, sul quale il Ter Stegen non può nulla. Il Bayern si porta così sul 3 a 2, rianimando parzialmente i tifosi sugli spalti.
Non c’è più tempo, ad ogni modo, per cercare i gol necessari per la qualificazione, anche perché il Barcellona chiude tutti gli spazi. L’unica occasione capita nuovamente a Neymar in pieno recupero, ma il Brasiliano non riesce a servire un liberissimo Messi.
L’arbitro fischia la fine, sancendo il passaggio alla finale (che si disputerà all’Olympiastadion di Berlino) del Barcellona di Luis Enrique. Per il tecnico spagnolo, solo qualche mese fa al centro di numerose polemiche relative alla gestione del gruppo, la possibilità di concludere alla grande l’anno. La compagine spagnola, infatti, oltre alla finale di Champions League ha la possibilità di aggiudicarsi il campionato e la Coppa di Spagna. Sarebbe un triplete fantastico.
Il Bayern di Guardiola per il secondo anno viene eliminato dalla Champions League da una squadra spagnola; nella scorsa edizione era stato il Real Madrid a condannare i tedeschi. Quest’anno l’eliminazione è ancora più amara per lo stesso tecnico iberico, in quanto ad infrangere il sogno è stata la sua ex squadra, dalla quale il suo addio non è stato immune da polemiche e dichiarazioni al veleno.
BAYERN MONACO-BARCELLONA 3-2 ( 1-2)
A disposizione; Reina, Dante, Weiser, Pizarro All. Guardiola.
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen – Dani Alves, Piqué, Mascherano, Jordi Alba – Rakitic (71′ Mathieu), Busquets, Iniesta (74′ Xavi) – Messi, Suarez (46′ Pedro), Neymar
A disposizione : Bravo, Adriano, Rafinha, Bartra All. Luis Enrique.
[…] la qualificazione alla finale di Champions League ottenuta dal Barcellona al termine della partita di ritorno contro il Bayern Monaco (arrivata nonostante la sconfitta […]