Nel terzo turno della Champions League la Juventus vede interrompersi la sua serie perfetta e sciupa una grande occasione chiudendo, un match destinato a non passare alla storia, solo 0 – 0 con il Borussia Mönchengladbach.
Per la formazione di Massimiliano Allegri si tratta della seconda partita consecutiva senza reti dopo lo 0 – 0 di domenica a San Siro contro l’Inter. I Bianconeri hanno provato a sfondare, ma lo hanno fatto soprattutto con conclusioni da fuori area e senza mai creare davvero pericoli al portiere tedesco. Nel corso della gara, che ha visto tre ammoniti nelle file del Borussia ed uno in quelle della Juventus, i padroni di casa hanno anche protestato vivacemente per la mancata espulsione di Dominguez durante la prima frazione di gioco.
Nel frattempo il Manchester City ha vinto la sua gara casalinga contro il Siviglia ed ora la classifica lo vede solo ad un punto di distacco, mentre gli Spagnoli sono a – 4. Per il Borussia, invec,e si tratta del primo punto stagionale in Champions League.
In questa gara non ha funzionato nemmeno l’effetto “farmaco” della competizione europea, che nei due precedenti incontri aveva mascherato le difficoltà che i Bianconeri incontrano per andare a rete in questa prima parte di stagione. In questo caso il Borussia ha dimostrato di essere una squadra ordinata, ed anche ben disposta sul campo da Schubert, ma di tasso tecnico nettamente inferiore ai Torinesi e se in novanta minuti la Juventus non riesce a trovare la via della rete, è chiaro che, nonostante le dichiarazioni di Allegri, un problema in zona goal esiste dopo le partenze di Tevez e Llorente. Mandzukic era chiaramente in difficoltà, gettato nella mischia dopo aver giocato solo 15 minuti in campionato al rientro dopo l’infortunio, ma anche i compagni di reparto non hanno brillato e la scelta di schierare Dybala forse poteva essere stata effettuata prima, proprio per sfruttare la velocità e la fantasia dell’ex Palermo.
Con il pareggio la lotta per la qualificazione resta quindi ancora aperta e l’ex allenatore del Milan perde anche la possibilità di concentrarsi maggiormente sulle partite del campionato italiano. Il tecnico livornese, come aveva fatto intendere, inizia la gara portando due variazioni rispetto alla formazione impiegata a San Siro: Alex Sandro sulla fascia sinistra del centrocampo, al posto di Evra, e Mandzukic titolare al posto di Zaza, accanto a Morata. Il Borussia Monchengladbach sceglie invece un 4-4-2 nel quale Xhaka si posiziona bassissimo in modo da schermare i due centrali, con le due linee di gioco molto vicine tra di loro.
In avvio di gara la Juventus appare troppo bloccata e non ci sono azioni degne di nota; Marchisio lavora bene davanti alla difesa gestendo un gran numero di palloni, mentre Pogba pecca di continuità, andando a fiammate. I Tedeschi da parte loro sono molto bravi a non concedere spazi e Mandzukic non riceve mai i palloni che predilige con delle imbucate in area oppure con dei cross dalle due fasce per i suoi colpi di testa. Il dialogo con il suo compagno di reparto Morata appare difficoltoso, specialmente quando i due si trovano a scambiare nello stretto. La Juventus cerca alternative con le conclusioni da fuori area, prima con Cuadrado e poi con Pogba, entrambi di destro, ma i loro tiri escono a lato della porta difesa dall’elvetico Sommer. Morata comunque è l’artefice di tutte le giocate bianconere di maggiore pericolosità, ma in un caso dimostra una buona dose di egoismo quando va al tiro invece di servire Pogba in posizione migliore, con il Francese che lo apostrofa in malo modo.
Subito dopo arriva un episodio che potrebbe far cambiare il volto alla sfida, con Dominguez che commette uno sbaglio, Morata che gli soffia il pallone e si avvia verso Sommer prima che l’ex Atletico Madrid lo stenda. Per gli Juventini e per tutto il pubblico dello Stadium l’intervento è da cartellino rosso, ma l’arbitro non è dello stesso parere e si limita a mostrare a Dominguez quello giallo, sbagliando perché non considera che quella di Morata era una chiara occasione da rete.
Il primo tempo termina quindi a reti bianche, ed appena le due formazioni iniziano la ripresa si nota che il Borussia, che nei primi 45 minuti aveva provato a costruire qualcosa con il palleggio, ha intenzione di rinunciare quasi del tutto ad attaccare, preferendo serrare ancora di più le sue fila alla ricerca del pareggio. La Juventus attacca, ma le sue conclusioni sono ancora una volta da fuori area, con Pogba. Data la difesa ad oltranza del Borussia, Allegri cambia modulo in corsa e passa al 4-3-1-2 inserendo Pereyra al posto di Cuadrado, mentre Hernanes resta in panchina. Quando mancano 20 minuti alla fine lo stanco Mandzukic viene chiamato fuori, ma la scelta di Allegri è quella di mandare in campo Zaza, mentre Dybala entrerà successivamente, all’80esimo, prendendo il posto di Morata.
La Juventus continua a premere ma tutto quello che riesce ad ottenere del finale sono solo delle mischie in area tedesca che non producono però alcun effetto, con Sommer tranquillo a difesa della propria porta e quando l’arbitro scozzese Thomson fischia la fine, sul tabellone dello Stadium campeggia ancora lo 0 – 0 iniziale, non senza molti rimpianti per l’occasione gettata alle ortiche.
A disposizione: Neto, Rugani, Evra, Hernanes. All. Allegri 5
A disposizione: Sippel, Drmic, Jantschke, Hrgota All. Schubert 6.5