Se in Italia la situazione dopo il look-down è nettamente migliorata, con la chiusura dei reparti di terapia intensiva dedicati al covid-19, in altri Paesi del mondo il quadro è decisamente più complesso e preoccupante.
Già nei giorni scorsi, il governo ha sospeso i voli dal Bangladesh e poi si è visto costretto ad adottare misure cautelative simili anche per altri Paesi extra Schengen ed extra UE.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza, di concerto con i Ministri degli Affari Esteri, dell’interno e dei Trasporti, ha firmato un’ordinanza con la quale viene assolutamente vietato l’ingresso o il transito in Italia a chi proviene da 13 Paesi, attualmente maggiormente colpiti dal Covid-19.
Nella black list sono stati inclusi Armenia, Bahrein, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù e Repubblica Domenicana. A questi ovviamente si aggiunge il Bangladesh già protagonista dell’ordinanza dei giorni scorsi.
Oggi l’Italia non può permettersi nuovi focolai di ritorno perché si rischierebbe così di vanificare tutti gli sforzi fatti dagli italiani in questi mesi: a ribadire con forza questo concetto è stato proprio il premier Conte nel corso di una lunga intervista rilasciata ad un canale della tv spagnola.
Infine l’ordinanza, per evitare gli sbagli del passato e garantire il massimo livello di protezione sanitaria, ha affrontato anche il nodo delle triangolazioni vietando i voli diretti e indiretti da e per i 13 Paesi sopra elencati.
Su questa scelta del governo si è espresso favorevolmente anche il virologo Matteo Bassetti il quale ha sottolineato che in un momento storico come questo, in cui l’Italia registra sempre meno casi di Coronavirus e molti reparti di terapia intensiva sono stati chiusi, non ci si può permettere di importare dall’estero varianti del virus con cariche potenzialmente più aggressive.