Non è tardata ad arrivare la risposta di Luigi Di Maio alle parole del premier Giuseppe Conte, con quest’ultimo che aveva sottolineato come chi non fa squadra è da considerarsi fuori dal governo. Il capo politico del Movimento ha ribattuto dicendo che senza il M5S l’esperienza dell’esecutivo giallorosso può dichiararsi conclusa. L’ex vicepremier e ministro del Lavoro durante il governo Conte 1 ha chiesto inoltre un vertice, al fine di avere la conferma su tre punti ritenuti dal Movimento 5 Stelle fondamentali, su tutti il carcere per gli evasori fiscali.
Vertice di maggioranza oggi pomeriggio
Il vertice di maggioranza richiesto con forza da Luigi Di Maio dovrebbe tenersi oggi pomeriggio (lunedì 21 ottobre) a Palazzo Chigi, alla presenza del primo ministro Giuseppe Conte e i capi delegazione. Come riporta un’agenzia Ansa, è importante che si trovi un’unità di intenti per scongiurare una pericolosa sbandata dell’esecutivo giallorosso. Le divergenze maggiori si stanno registrando soprattutto sul pacchetto evasione fiscale, con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che ha rilanciato l’idea di punire con il carcere chi si rende responsabile di un’evasione superiore ai 100 mila euro, posizione su cui manca però la condivisione sia dei democratici che di Liberi e Uguali.
M5S-Pd, unione da ricostruire
A distanza di poco più di un mese dall’insediamento del nuovo governo Conte bis, il rapporto tra le due maggiori forze politiche Movimento 5 Stelle e Partito democratico è da ricostruire. A preoccupare è anche la posizione di Italia Viva, nonostante dal palco della Leopolda Matteo Renzi abbia ripetuto come la legislatura avrà come termine naturale il 2022, con l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Dai dem filtrerebbe una posizione chiara: senza la fiducia reciproca non avrebbe senso continuare, da qui il ritorno alle urne diventerebbe il passaggio obbligato.