Duplice omicidio a Pordenone: coppia assassinata in auto a colpi di pistola

Un misterioso duplice omicidio è avvenuto a Pordenone dove hanno perso la vita un 29enne, Trifone Ragone, e la sua compagna 30enne Teresa Costanza. La scoperta dell’auto, con i finestrini in frantumi, e dei due cadaveri, è stata fatta da un istruttore di judo, che dopo essere uscito dal locale Palazzetto dello sport ha notato la vettura proprio per i vetri rotti, e subito dopo ha dato l’allarme.

Le cause del duplice omicidio non sono al momento note, e sulle prime si era ipotizzato anche un possibile omicidio – suicidio, ma il mancato ritrovamento della pistola ha fatto subito cadere questa ipotesi.

Entrambi sono stati colpiti con colpi di pistola alla testa, e le forze dell’ordine accorse sul posto, nel parcheggio del Palazzetto dello sport, hanno trovato anche dei bossoli.

L’uomo, Trifone Ragone è un sottufficiale dell’esercito e si trovava in servizio in un reggimento, il 132esimo, che appartiene alla Brigata corazzata “Ariete”, che ha sede a Cordenos (Pordenone). Ragone era originario della Puglia, e precisamente di Monopoli, città in provincia di Bari, ed era noto nell’ambiente dei pesisti, avendo ottenuto anche dei buoni risultati agonistici.

La donna, Teresa Costanza, 30enne, era invece originaria di Agrigento ed era impiegata presso le Assicurazioni Generali, dopo essersi laureata in marketing management cinque anni fa presso l’università Bocconi di Milano. I due abitavano a Pordenone da circa due anni.

Dai primi accertamenti effettuati dalle forze dell’ordine sembra che Ragone, avesse appena terminato una sessione di allenamento presso il Palazzetto dello sport. Dopo l’arrivo sul posto delle forze dell’ordine, è arrivata anche la polizia scientifica per il rilevamento delle prove, e la zona del parcheggio, dove si trovava l’auto, è stata transennata.

Gli inquirenti non hanno fatto trapelare nessuna notizia, mantenendo un assoluto riserbo sulla vicenda. A quanto sembra gli inquirenti stanno vagliando diverse piste comprese quelle che attengono all’ambito familiare delle due vittime.