Una ricerca effettuata da alcuni studiosi dell’Università di Goteborg ha svelato come la partner troppo gelosa sia esposta ad un rischio due volte maggiore di ammalarsi di Alzheimer.
Lo studio ha reso palese come le donne con sbalzi d’umore, soggette a stati d’ansia e crisi di gelosia, oltre che aventi problemi di peso, siano più predisposte a contrarre questa grave malattia.
Lo studio è stato molto lungo, essendosi sviluppato lungo l’arco di 40 anni. Nel corso di questo lungo lasso di tempo gli studiosi hanno messo sotto osservazione circa 800 donne, la cui età media è di poco meno di 50 anni. Nel corso del tempo sono state sottoposte a diversi test attraverso i quali è stato riscontrato come poco meno del 20% di loro abbia nel tempo sviluppato una forma di demenza. Il capo dell’equipe di studiosi che ha effettuato lo studio ha spiegato che l’incidenza della gelosia sull’insorgere o meno di questa malattia può spiegarsi con il fatto che stati d’animo negativi quali la gelosia e il nervosismo, incidono negativamente sulle capacità cognitive e del sistema nervoso, favorendo quindi l’insorgenza della malattia.
Inoltre è stato riscontrato come una scarsa propensione al dialogo e al contatto col mondo esterno siano altri fattori che possono risultare terreno fertile per la malattia.
Insomma, un atteggiamento più sereno nei confronti del proprio partner e una maggiore propensione al dialogo, il tutto unito ad uno stile di vita sano, possono essere ottimi mezzi di prevenzione di una delle malattie più insidiose e diffuse del nostro tempo.
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