La scossa sismica, registrata e segnalata dall’osservatorio americano USGS – United States Geological Survey – non sarà seguita da nessun allarme, e non ha ancora provocato particolari danni o devastazioni a cose e persone.
Come confermato dal PTWC – il centro del Pacifico specializzato nelle allerte legate agli Tsunami – la situazione appare sotto controllo, e la probabilità che la scossa sia seguita da Tsunami o inondazioni sembra pressoché inesistente.
Alla prima scossa ne è seguita immediatamente un’altra, seppur meno intensa, di magnitudo 5.8.
Secondo le prime stime, l’ipocentro sarebbe stato riscontrato ad una profondità di 10 km, al largo dell’isola Honshu (l’isola più grande del Giappone) mentre l’epicentro si collocherebbe a nordest, nella regione di Tohoku, a più di 200 km da Miyako.
L’osservatorio statunitense, poche ore dopo, ha corretto le proprie valutazioni iniziali: la posizione dell’epicentro è stata ridotta di più di 100 chilometri, ed è stato stimato che possa trovarsi a non più di 83 chilometri da Miyako, nel Giappone nordorientale; quanto all’ipocentro, la sua profondità è stata stimata in 23 km di profondità.
I media locali – tra cui l’emittente televisiva NHK – ha già avvertito la popolazione di mantenersi lontano dalla costa; in tal modo gli abitanti del Giappone nordorientale scongiureranno qualsiasi rischio legato ad onde anomale, maremoti e inondazioni di vario genere.
La zona interessata, peraltro, è la stessa che nel 2011 fu colpita dallo Tsunami che devastò gran parte delle coste nordorientali del Giappone. In quell’occasione la magnitudo registrata fu di 9.00 – molto più forte di quella registrata oggi – e si trattò del terremoto più forte e devastante nella storia del Giappone. La scossa fu così potente da causare uno spostamento dell’asse terrestre di ben 17 centimetri, e le coste del Paese slittarono per quattro metri in direzione est. Alla scossa iniziale seguì ben presto uno Tsunami di potenza spaventosa, con onde alte più di 10 metri e con una velocità media di 750 chilometri orari. L’onda più alta – più di 40 metri – si abbatté proprio in prossimità di Miyako, la località più vicina all’epicentro della scossa registrata questa notte.
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