Marco D’Amore, uno degli attori a cui si deve il grande successo di “Gomorra“, ha partecipato ad un evento organizzato da Sky, evento rientrante nell’ambito del progetto “A mano disarmata“, che vede tra i promotori anche l’Asr e che è patrocinato dalla Presidenza del Senato.
L’attore, incontrando gli alunni di un istituto scolastico della capitale, ha affermato che le vicende narrate in Gomorra sono ispirati alla realtà e che i personaggi rappresentano un mix di biografie reali, così come gli eventi, che:
“Sono un collage di fatti realmente verificatisi”.
Tale verosimiglianza con la realtà è stata spiegata dall’attore con il fatto che alla base della fiction non vi è un’opera di narrativa, ma l’opera di Roberto Saviano.
Nel corso dell’incontro, a cui ha preso parto anche Lirio Abbate, giornalista de “L’Espresso” che da anni, così come lo scrittore partenopeo, è costretto a vivere sotto scorta, sono state date anche alcune anticipazioni in merito alla seconda stagione della serie. Un alto dirigente di Sky ha, infatti, reso noto che è in corso la stesura della sceneggiatura e che le riprese, le quali dureranno 36 settimane come successo per la prima stagione, partiranno nei primi mesi del 2015. E’stato confermato che alcuni personaggi lasceranno la serie, mentre altri faranno il loro esordio. Inoltre si è rivelata fondata la voce secondo la quale le riprese della seconda stagione saranno effettuate non solo a Napoli, ma anche al di fuori dell’Italia.
Lirio Abbate, elogiando la serie, ha affermato che:
“Gomorra ha la capacità di far aprire gli occhi sulla realtà delle metropoli e delle città italiane” e quindi, parlando di Ciro, il camorrista a cui ha prestato volto e voce Marco D’Amore, ha messo l’accento su come “personaggi simili e fiction come Gomorra descrivano bene i lati negativi della realtà in cui si vive”.
Quindi ha ricordato ai ragazzi presenti come la criminalità organizzata sia ormai un male che attanaglia non solo Napoli, ma tutto il Paese.