Lo studio condotto da Aedin Cassidy e Shelley Tworoger è pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition (1) ed è stato svolto dalla University of East Anglia (UEA) su un campione di cento ottantamila donne tra i 25 e i 55 anni.
Bere due tazze di tè al giorno riduce di un terzo del rischio di cancro alle ovaie. Anche gli agrumi consumati interi o in forma di succo hanno lo stesso effetto benefico.
È l’azione degli antiossidanti e in particolare i flavonoidi di cui il tè e gli agrumi sono ricchi ad avere effetti benefici sull’organismo e sulla salute.
Il più efficace è il tè nero, molto comune e diffuso. Lo studio indica che il tè nero, infatti, riduce il rischio di cancro ovarico del 31%.
Esistono precedenti ricerche che dimostrano che bere tè protegge dal rischio di cancro alle ovaie, ma questo è il primo a valutare la presenza di sei principali sottoclassi di flavonoidi nella dieta e a confrontarle con il rischio di cancro ovarico, oltre a studiare l’impatto di polimeri e antociani sull’organismo.
Con carcinoma dell’ovaio o carcinoma ovarico è un tumore che nasce dalle cellule delle ovaie ed è la seconda forma più comune di tumore ginecologico e il sesto più diffuso cancro femminile.
Il carcinoma ovarico colpisce molte donne ed è difficilmente diagnosticabile perché i sintomi si manifestano dopo che si è già sviluppato. L’unico modo per è eseguire controlli periodici e seguire un protocollo di prevenzione.
Il tè nero, utile contrasto naturale al carcinoma, è un tipo di tè ottenuto dalle foglie della Camellia sinensis. Il tè nero è diverso dal tè verde per il processo di lavorazione delle foglie che porta all’ossidazione del tè.
Bere tè non guarisce dal cancro né elimina la possibilità di svilupparlo: sicuramente è un aiuto, ma è importante seguire un protocollo di prevenzione con il consiglio del proprio medico.
Fonti
(1) Marta Rossi and Carlo La Vecchia, Am J Clin Nutr 2014 100: 1217-1219; First published online September 24, 2014. doi:10.3945/ajcn.114.098285)