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La Camera dei Comuni dà il ‘via libera’: cominciano i raid aerei britannici in Siria

I PRIMI RAID BRITANNICI – Raid notturno sulla Siria, a cui ha fatto seguito una serie di bombardamenti su alcuni obiettivi sensibili: a sole poche ore dal ‘via libera’ dato dal voto presso la Camera dei Comuni, la Gran Bretagna entra quindi ufficialmente nella coalizione anti-ISIS e segue la strategia interventista di Francia e Russia. Secondo fonti vicine al Ministero della Difesa, alcuni caccia Tornado della RAF (Royal Air Force) sono decollati dalla base aerea di Akrotiri (Cipro), già utilizzata in passato dalle forze di Sua Maestà per portare a termine delle operazioni in Iraq, e hanno svolto la loro prima missione in territorio siriano. Anche se non sono ancora stati rivelati i target e i dettagli del raid, stando ad alcuni testimoni oculari dell’agenzia di stampa Reuters, sarebbero quattro i jet impiegati in quest’azione militare.

CAMERON SFRUTTA LE DIVISIONI DEL ‘LABOUR’ – Insomma, il premier inglese David Cameron non ha atteso molto e, una volta incassato l’esito positivo del voto del Parlamento all’intervento in Siria, ha lanciato la sua offensiva allo Stato Islamico. Al termine di un vero e proprio dibattito-fiume, che ha visto il parere favorevole di 397 deputati, non sono mancate le critiche delle opposizioni, sostenute anche da alcuni attivisti che hanno manifestato nel corso di tutta la giornata nei pressi di Westminster. Tuttavia, la spaccatura interna al ‘Labour’ e che ha visto alcuni parlamentari non seguire la linea del ‘no’ dettata dal leader Jeremy Corbyn, ha di fatto spianato la strada ai ‘Tories’ di Cameron. ‘Si tratta di un film già visto, dal momento che questa scelta accrescerà il rischio di attacchi terroristici nel nostro Paese e aggraverà il problema dei rifugiati’, ha spiegato Corbyn, ricordando anche che, secondo un recente sondaggio, solo il 48% dei cittadini britannici sarebbe favorevole ai raid in Medio Oriente.