Una domanda che le è stata posta nel corso di una trasmissione su Canal+, nella quale era ospite, ha messo in un serio imbarazzo, Fleur Pellerin, ministro della Cultura dell’attuale governo francese.
La domanda era relativa al libro che preferisse tra quelli scritti dal suo connazionale Patrick Modiano, fresco vincitore del Nobel 2014 per la letteratura, e la Pellerin, dopo aver emesso un lungo ” Uuuummmuuh ...”, ha dovuto confessare di aver tempo solo per le carte che riguardano il suo lavoro. Oltretutto la Pellerin aveva incontrato solo pochi giorni fa a pranzo lo scrittore, definito “meraviglioso“.
La domanda che tutti si sono posti è stata quella se ora fosse necessario rassegnare le dimissioni dalla carica, e si sono avute reazioni diverse come quella del presidente “dell’Acadèmie Goncourt”, Bernard Pivot, che ha minimizzato il clamore sulla vicenda affermando:
“Non serve leggere Modiano per dirigere il ministero della Cultura”,
mentre di parere diverso è lo scrittore Tahar Ben Jelloun, che si dimostra più realistico asserendo:
“È triste, mi fa pena. Un ministro della Cultura deve conoscere la letteratura, foss’anche solo per dovere politico”.
Fleur Pellerin, ha origini coreane, ed è stata adottata da una famiglia francese quando aveva solo 6 mesi, essendo il suo nome originale è Kim Jong-suk. La sua confessione di non leggere un libro da almeno due anni, a causa della mole di lavoro del Ministero e della necessità di visionare dossier, testi di legge e lanci d’agenzia ha colpito molto; ma non dovrebbe sorprenderci, pensando che anche in Italia, più della metà della popolazione afferma di non leggere nessun, e anche quando questa avvenga, parliamo di libri di cucina o di biografie di calciatori od altri campioni dello sport. In anni precedenti confessioni di questo tipo sono state fatte candidamente anche da parte dei politici italiani, anche se appare lecito attendersi dalla responsabile del dicastero della cultura una maggiore attenzione ed una propensione alla fruizione letteraria.
Per quanto riguarda l’attuale ministro italiano, Dario Franceschini, questi è sicuramente non solo un lettore, ma anche uno scrittore, avendo pubblicato per Bompiani 3 romanzi, il primo dei quali nel 2006 e l’ultimo nel 2011.
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