Luciana Littizzetto – Che tempo che fa, puntata del 9 novembre 2014 – video

Come ormai da tradizione, Luciana Littizzetto chiude la puntata della domenica del programma d’intrattenimento di Rai 3 “Che tempo che fa”. Il primo pensiero della comica torinese è rivolto alle suore e alla presenza nello studio di suor Cristina Scuccia, la religiosa diventata famosa grazie al talent musicale The Voice. La giovane religiosa ha lanciato il suo primo singolo, una cover di “Like a Virgin” e la Littizzetto ha fatto subito della facile ironia sul pezzo.

Arrivano poi alcune precisazioni su un vecchio intervento fatto a proposito dell’autostrada Torino-Milano e buone notizie sulla raccolta fondi per la SLA.
Tra le notizie interne al paese Luciana Littizzetto si sofferma sull’idea proposta dal Ministro Franceschini di pavimentare il Colosseo. Secondo la comica il progetto ha dei problemi di fondo dovuti proprio alla scelta della pavimentazione.

Poi è il turno della notizia dall’estero e precisamente da San Pietroburgo, dove il governo e ha deciso di smantellare l’installazione di un iPhone gigante, per espliciti richiami sessuali. Il problema essenziale sta nel fatto che recentemente il CEO della società americana, Tim Cook ha fatto coming out e la Littizzetto ipotizza che per la proprietà transitiva anche i telefonini possano essere gay. Forse sarebbe meglio creare delle applicazioni specifiche per la Russia.

Tornando ai fatti italiani, questa settimana ha tenuto banco lo scoop pubblicato dalla rivista di Alfonso Signorini a proposito del Ministro Madia. La donna è stata paparazzata mentre mangiava un gelato e la facile ironia e i doppi sensi si sono sprecati. Il problema di base, secondo la Littizzetto, sta nel fatto che le donne in politica, non importa lo schieramento, sono sempre viste come deboli e facilmente attaccabili, cosa che invece non sarebbe mai successa con un uomo.

Arriva così l’appello finale a tutte le ministre di fare attenzione anche a gesti quotidiani come fare la spesa al mercato, altrimenti si potrebbe cadere di nuovo nell’equivoco.