Le divisioni religiose dei musulmani in Medio Oriente non risparmiano nessuno, neanche i bambini. In un attentato ad uno scuolabus a Radaa, in Yemen, hanno perso la vita 15 bambini delle elementari, figli di sciiti. Nel paese più meridionale della Penisola Arabica è in corso da mesi una cruenta guerra civile tra la maggioranza sunnita (appoggiata anche dai terroristi di Al-Qaeda) e la minoranza sciita degli Houthis che partendo dal nord del paese hanno esteso la loro influenza anche nelle zone più meridionali. Gli Houtis hanno accusato Al-Qaeda di aver organizzato l’attentato ma al momento la cellula terroristica non ha rivendicato l’esplosione.
Il paese è al centro del conflitto che potenzialmente potrebbe coinvolgere altri paesi, in primis l’Arabia Saudita, con cui sono in atto da molti anni dispute territoriali, e che per motivi religiosi appoggia la fazione sunnita; i sunniti, a loro volta, accusano l’Iran di appoggiare economicamente e militarmente gli sciiti.
Lo Yemen rappresenta un’anomalia nella penisola arabica, in quanto a differenza dei paesi confinanti non ha ingenti risorse petrolifere, ma occupa una posizione strategica nei commerci, grazie al posizionamento sul canale di Suez, via preferenziale per il trasporto marittimo di merci nel mare Mediterraneo.
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