È stato raggiunto nella tarda notte di oggi l’accordo tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico sul Mes, come chiarito dal capo politico del Movimento Luigi Di Maio sui social. Di fatto, l’intesa del Governo sulla risoluzione riguardante il Mes si è basata sulla conferma della logica del pacchetto, secondo cui prima del definitivo via libera al nuovo trattato da parte dell’Eurogruppo ci sarà un altro round sia alla Camera che al Senato, con il Parlamento italiano che dovrà dunque dare un indirizzo preciso.
Il premier Conte riferisce alla Camera
Dopo aver chiuso l’accordo sul Mes (Meccanismo europeo di stabilità), il primo ministro italiano Giuseppe Conte si è presentato in Aula alla Camera dei Deputati per riferire ai parlamentari sul Fondo salva-Stati. Il premier ha chiarito che le modifiche future apportate al Mes non andranno a modificare l’impianto del trattato attuale, sottolineando come non vi sarà alcun automatismo nella ristrutturazione del debito (una delle principali accuse dirette nei confronti della revisione sul trattato del Mes). Giuseppe Conte ha inoltre garantito che l’indirizzo europeo dell’Italia corrisponderà sempre alle linee guida tracciate dalle due Camere del Parlamento italiano, auspicando di poter essere portavoce di una nazione forte e coesa al fine di migliorare le istituzioni europee.
Conte si scaglia contro chi vuole uscire dall’euro
Durante il suo intervento alla Camera dei Deputati di questa mattina, il premier Giuseppe Conte si è scagliato contro chi ha strumentalizzato il dibattito sul Mes per soffiare implicitamente sul fuoco dell’Italexit, auspicando l’uscita non soltanto dall’euro ma anche dall’Unione europea. A questo proposito, il primo ministro ha chiesto maggiore trasparenza ai parlamentari, così da far conoscere agli italiani in modo esplicito le conseguenze delle loro posizioni contro l’approvazione del nuovo Meccanismo europeo di stabilità.