Milleproroghe: salve le Partite Iva, buone notizie da Equitalia, arriva la proroga per gli sfratti
Il discusso testo del Milleproroghe, più volte modificato nel corso di una lunga seduta notturna, è arrivato infine alla Camera per essere approvato ed inviato al Senato. Si è dovuti giungere a un compromesso per quanto riguarda i casi di sfratto, il ritorno ai minimi per le partite Iva e altre spinose questioni che hanno impegnato i Deputati per trovare una soluzione. Smentita, al contrario, l’ipotesi dell’introduzione di una tassa sull’uso di denaro contante che si sarebbe tradotta in un bollo da pagare nei casi di versamenti in Banca di una somma superiore ai 200 euro.
Di cosa tratta il Milleproroghe?
I lavoratori nella gestione separata dell’Inps vedono congelati gli aumenti dei contributi, fermi al 27%. Torna alla ribalta il vecchio regime dei minimi, che coabiterà con il nuovo. La tassazione agevolata per il primo è del 5%, per il secondo è del 15%. Per quanto riguarda gli sfratti, dopo accesi dibattiti si è deciso di concedere una proroga di quattro mesi. Sarà il Giudice, sui richiesta, a decidere se sospendere uno sfratto sino al limite stabilito dalla nuova legge (4 mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione, al fine di agevolare il passaggio da un immobile ad un altro) .l
Il Gruppo Misto ha fortemente voluto le agevolazioni sulle partite Iva, così da rendere più facile l’immissione nel mondo del lavoro dei giovani che decidono di mettersi in proprio. Il Governo tuttavia non ha affrontato quanto stabilito dalla Legge di Stabilità entrata in vigore nel 2015: sulle questioni come l’aumento della aliquota contributiva e del regime dei minimi il governo temporeggia
Anche la questione del Fondo di garanzia vede un parziale rinvio: soltanto le aziende fino a 250 dipendenti potranno accedervi, mentre l’ampliamento a 499 che rientrava nella Legge di Stabilità sarà discusso nel 2016. Per chi invece dovrà pareggiare i conti con Equitalia, possibilità, per chi sia decaduto sino al 2014, di accedere ad una nuova rateizzazione
(domanda da presentare entro il 31 Luglio), mettendosi così al riparo da qualunque azione esecutiva
Si è discusso anche dei cosiddetti cervelli in fuga, prorogando fino al 2017 gli incentivi per fare tornare in Italia tutti quei giovani che lavorano o studiano all’estero.
Il decreto è ora atteso in Senato: prima del 3 Marzo dovrà avvenire la seconda lettura.
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