Nuova intrusione all’interno del giardino della Casa Bianca, a pochi giorni da quella avvenuta lo scorso 11 settembre. Questa volta l’intruso era armato di un coltello e, dopo aver scavalcato la cancellata principale, si stava dirigendo verso l’edificio principale, prima di essere fermato dagli addetti alla Sicurezza. Omar Gonzalez, un quarantaduenne texano reduce dalle missioni in Iraq, ritiratosi dall’esercito nel 2012, secondo le testimonianze della famiglia soffriva di depressione e da alcuni anni viveva per strada in compagnia dei suoi cani.
Nel momento in cui è avvenuta l’intrusione, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la sua famiglia non si trovavano all’interno dell’edificio ma erano da poco partiti per la residenza di Camp David, dove hanno trascorso il week end.
Fortunatamente i recenti intrusi non possono essere considerati pericolosi terroristi, pur avendo compiuto un gesto sconsiderato, ma molti americani si interrogano sull’effettiva capacità di vigilare delle forze antiterrorismo. In entrambi i casi se l’intruso fosse stato un terrorista con armi di ultima generazione avrebbe potuto causare danni gravissimi all’edificio e alla famiglia Obama.
I Servizi segreti hanno definito l’accaduto inaccettabile e hanno aumentato la vigilanza nei pressi della residenza presidenziale, con lo schieramento di unità aggiuntive lungo le recinzioni.
L’allerta terrorismo negli Stati Uniti resta molto alta, dopo le minacce esplicite ricevute dai guerriglieri dell’Isis che hanno recentemente pubblicato un video minaccioso, in cui hanno registrato immagini della Casa Bianca, dimostrando di essere riusciti ad avvicinarsi pericolosamente all’edificio.
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