Nuova azione terroristica al confine tra Kenya e Somalia compiuta dai militanti di al-Shabaab, organizzazione terroristica vicina ad Al Qaeda. La scorsa notte un commando di terroristi ha sorpreso nel sonno un gruppo di lavoratori edili nei pressi di Mandera, in territorio kenyano, a pochi chilometri dal confine con la Somalia, uccidendone 36 con modalità cruente e simili a quelle utilizzate nell’attacco al bus dello scorso 22 novembre, in cui persero la vita 28 persone.
Al-Shabaab aveva annunciato l’escalation di attentati in risposta alle azioni del governo kenyano, che sta partecipando attivamente alla lotta contro i terroristi con l’operazione “Linda Nchi”, e potrebbe colpire ancora cittadini non musulmani, con modalità simili a quelle utilizzate dai guerriglieri dell’Isis, decapitazione inclusa.
La matrice religiosa è confermata dalla circostanza che le vittime designate siano non musulmani, individuati di volta in volta scegliendo gruppi facilmente riconoscibili o, come nel caso dell’attentato al bus, verificando la loro fede attraverso la lettura del Corano.
Nonostante il supporto del Kenya al governo somalo, al-Shabaab controlla il settore meridionale della Somalia e costituisce un grave pericolo per una porzione di Africa turbata da perenni guerre civili.
[…] Mohammed Emwazi, viene descritto da Qureshi come una persona “buona ed umile”, fino a quando non è stato interrogato dall’Mi5. Una tesi che cozza contro l’arresto a cui venne sottoposto già nel corso del 2009, quando ancora non c’era traccia dello Stato Islamico. In quel caso, Emwazi stava cercando di passare il confine tra la Tanzania e la Somalia, con lo scopo di unirsi ai miliziani del gruppo “Al-Shabaab“. […]
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