Sparatoria al Palazzo di Giustizia di Milano: 3 morti. Il Killer Claudio Giardiello arrestato: “Volevo vendicarmi di chi mi ha rovinato”
Follia al Tribunale di Milano. Claudio Giardiello spara in un’aula del tribunale, provocando la morte di tre persone e il ferimento di altri due uomini.
L’uomo si trovava al Palazzo di Giustizia perché avrebbe dovuto presenziare a un processo in cui era imputato per bancarotta fraudolenta dell’Immobiliare Magenta. La società in questione, che si occupava soprattutto di mediazione immobiliare e della quale Giardiello era socio maggioritario, era fallita 7 anni fa.
Le gravi condizioni finanziarie in cui era caduto hanno generato nell’uomo una profonda depressione che potrebbe essere sfociata in questo terribile gesto, avvenuto giovedì mattina. Giardiello, dopo essere entrato nel Palazzo di Giustizia con un’arma nascosta in tasca, si è recato nell’aula che si trova al terzo piano, dove di lì a poco avrebbe dovuto svolgersi il suo processo e ha sparato, uccidendo a bruciapelo tre persone.
Le vittime della furia di Giardiello sono il giudice Fernando Ciampi che in quel momento era all’interno della sua stanza, che si trova al II piano del Palazzo di Giustizia; Lorenzo Alberto Claris Appiani, ex avvocato dell’imputato Giardiello e testimone del processo e Giorgio Erba, coimputato con Davide Limongelli che è riuscito a scappare all’ira omicida di Giardiello, rimanendo però gravemente ferito.
Tra le persone uccise, anche un uomo, trovato dagli operatori del 118, che pare non avere nulla a che fare con Giardiello. Non è noto come quest’ultimo sia riuscito a entrare con un’arma nel Palazzo di Giustizia dove i controlli dovrebbero essere serrati. Si suppone che il killer sia riuscito a evitarli, entrando all’interno del tribunale.
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