Fissatevi questa data: 14 gennaio 2016. In questo giorno infatti uscirà nelle sale cinematografiche The Revenant – Il redivivo, pellicola che potrebbe passare alla storia come il film che finalmente farà vincere un Oscar come miglior attore protagonista a Leonardo DiCaprio.
Dopo molte, ottime prove cinematografiche, l’Accademy Award potrebbe finalmente conferire al bell’attore un premio sfuggitogli già troppe volte.
Dalle prime impressioni filtrate da oltreoceano, il film gode già dei favori del pronostico: i pochi fortunati che hanno avuto la possibilità di vedere la pellicola in anteprima ne parlano con giudizi entusiastici, non solo per quanto riguarda la prova del protagonista, ma anche e soprattutto per la cura e l’attenzione con la quale è stato realizzato questo film, la cui macchina operativa s’è messa in moto ben cinque anni fa con la selezione delle location.
D’altronde, da un cast importante come quello assemblato per realizzare The Revenant non ci si poteva aspettare altro: a far da spalla ad una superstar come Leonardo DiCaprio è stato scelto Tom Hardy, attore britannico visto di recente in Mad Max ma anche ne Il cavaliere oscuro e Inception.
Sulla sedia da regista è invece seduto quel genio di Alejandro González Iñárritu, ben supportato da Chivo (al secolo Emmanuel Lubezki), entrambi trionfatori lo scorso anno con il film Birdman.
Insomma, sulla carta The Revelant ha non solo la possibilità di far brillare ancora di più la stella di DiCaprio ma potrebbe anche accaparrasi diversi premi collaterali.
La trama si sviluppa attraverso le avventure di Hugh Glass, avventuriero vissuto all’inizio dell’800 che farà di tutto per vendicarsi di coloro che lo avevano abbandonato a seguito di un attacco di un orso.
Di recente, lo stesso protagonista ha parlato della sua prestazione e di come si sia dovuto preparare duramente per affrontare una prova tanto impegnativa, tant’è che ha giudicato The Revenant il film più difficile al quale abbia mai partecipato.
La pellicola infatti è stata girata in condizioni atmosferiche tutt’altro che felici, arrivando addirittura a girare con trenta gradi sotto lo zero.