Dopo aver preso la decisione di ritirare le truppe statunitensi nel nord-est della Siria, concedendo di fatto il via libera all’esercito turco di attaccare la popolazione curda, Donald Trump è intervenuto nelle ultime ore su Twitter dicendosi pronto a distruggere l’economia turca. Nelle prossime ore, infatti, il Presidente degli Stati Uniti d’America firmerà un ordine esecutivo tramite cui verranno imposte dure sanzioni economiche contro i dirigenti del governo di Ankara. Inoltre, verranno aumentati fino al 50 per cento i dazi sull’acciaio e bloccati i negoziati su un accordo del valore di 100 miliardi di dollari.
L’esercito USA lascia la postazione di Kobane
In queste ultime ore, i soldati americani hanno lasciato la loro postazione nei pressi della località strategica di Kobane, roccaforte della popolazione curda. Contemporaneamente, è atteso l’arrivo dell’esercito di Damasco, che di recente ha siglato un accordo con i curdi per difendere il nord-est della Siria dall’avanzata dell’esercito di Ankara. È stata la stessa popolazione curda a chiedere protezione a Damasco in previsione del sempre più probabile conflitto con i soldati turchi con al fianco le milizie arabe filo-Ankara.
Turchia: sale a 560 il numero dei terroristi neutralizzati
Il governo di Ankara ha aggiornato il numero dei terroristi neutralizzati da quando è scattata l’operazione Fonte di pace contro i curdi appartenenti allo Ypg (Unità di protezione popolare). A oggi si contano 560 terroristi neutralizzati. L’ultimo bilancio era fermo a 550 (di cui 500 miliziani uccisi). I curdi siriani dell’Ypg rappresentano la milizia del partito Pyd, quest’ultimo legato al Pkk a livello ideologico. Il Pkk è il Partito curdo dei lavoratori, che Ankara considera alla stregua dei terroristi. I soldati dell’Ypg hanno combattuto al fianco dell’esercito USA nella lotta contro l’ISIS.