A distanza di 10 giorni dal terremoto che ha colpito il Nepal, si può finalmente mettere la parola fine alla ricerca dei nostri connazionali che si trovavano nel paese al momento del sisma. Anche gli ultimi italiani sono stati rintracciati, come ha comunicato l’unità di crisi del Ministero degli Esteri, che in questi giorni ha tenuto sotto costante monitoraggio la situazione, in collaborazione sia con la nostra ambasciata in India, e con il Consolato Generale che si trova a Calcutta.
Non sono stati ancora ritrovati invece, i corpi di due dei connazionali che sono rimasti vittime del terremoto, Renzo Benedetti e Marco Pojer, mentre quelle delle altre due vittime italiane, Gigliola Mancinelli e Oskar Piazza, sono arrivate ieri sera nel nostro paese. Per la ricerca dei corpi dei nostri connazionali, nella giornata di ieri sono partiti anche degli specialisti italiani della Protezione Civile.
Il disastroso terremoto, oltre ad aver messo “in ginocchio” il paese asiatico, avrà delle pesanti ripercussioni anche per quanto riguarda il turismo, una delle attività che garantivano la sopravvivenza del Nepal, in quanto la stagione delle scalate è già chiusa, dato che dopo la valanga nella quale sono rimaste uccise 18 persone, è quasi impossibile poter ripristinare le strutture del campo base che le spedizioni dei vari paesi utilizzano per scalare l’Everest.
Intanto nella giornata di ieri, a distanza di 9 giorni dal tragico evento, sono state trovate ancora due persone vive sotto le macerie. Il conto delle vittime del sisma continua a salire giorno dopo giorno, ed ora la conta ufficiale è arrivata a quota 7.365, mentre i feriti sono più di 14mila. Dopo le operazioni di ricerca, che hanno visto coinvolte anche molte squadre specializzate provenienti da varie parti del mondo, e che ora stanno iniziando a rientrare alle loro basi, il problema principale da affrontare è quello del cibo e delle tende per gli sfollati. Alcuni villaggi che si trovano in zone impervie infatti non sono stati ancora raggiunti, ma le operazioni di distribuzione degli aiuti si stanno intensificando proprio negli ultimi giorni, anche se si verificano delle scosse di assestamento. Secondo le autorità nepalesi, uno dei settori più colpiti, e per il quale saranno necessari aiuti importanti, è quello scolastico.