Ucciso a New York lo storico italiano William Klinger, aveva pubblicato un saggio sulla polizia di Tito
Dopo le prime indagini, la polizia della città statunitense ha fermato un uomo, Alexander Bonich, che è sospettato di essere l’autore del delitto. L’uccisione di William Klinger è avvenuta nel parco Astoria, con un colpo di pistola sparato alla testa del 42enne storico italiano.
Nato a Fiume, William Klinger era un grande esperto della Jugoslavia nel periodo di Tito, ed aveva scritto numerosi saggi e libri proprio su quest’argomento, tra i quali si ricorda un lavoro che trattava la polizia politica, pubblicato nel 2012 con il titolo “Il terrore del popolo: storia dell’Ozna, la polizia politica di Tito”.
Il corpo di William Klinger è stato trovato nel parco nella serata di sabato, nelle vicinanze della piscina che si trova al centro del parco stesso, nel quartiere del Queens, e le sue condizioni sono subito apparse gravissime, tanto che l’uomo è deceduto dopo il suo arrivo in ospedale.
Le indagini della polizia hanno subito escluso che potesse trattarsi di un omicidio a scopo di rapina, indirizzandole invece nell’ambito delle conoscenze dello storico italiano. Alexander Bonich, il 49enne americano sospettato di essere l’autore del delitto e William Klinger, secondo gli investigatori si conoscevano, anche se non è ancora chiaro il movente del delitto.
La presenza a New York dello storico italiano, che risiedeva a Gradisca d’Isonzo insieme alla moglie ed ai due figli, era dovuta alla partecipazione ad una serie di conferenze che avevano come argomento proprio le vicende dell’ex Jugoslavia, sia durante la Seconda Guerra mondiale che nel difficile dopoguerra nei Balcani. La sua permanenza negli Stati Uniti doveva essere di circa 2 mesi.
Klinger aveva studiato a Budapest, alla Central European University, ed aveva ottenuto un dottorato a Firenze presso l’European University Institute. In questo momento era collaboratore del centro di ricerche storiche di Rovigno. William Klinger era stato citato come “ricercatore molto speciale” da Giampaolo Pansa, il quale aveva parlato dei suoi studi in uno dei suoi ultimi lavori.
A Gradisca d’Isonzo, dove William Klinger era molto conosciuto, la sua uccisione ha destato molto scalpore. Un’amica personale, Ilaria Rocchi, redattore capo di Panorama, che aveva dato per prima la notizia nell’edizione online, ricordando di essersi salutati appena dieci giorni prima della partenza per gli USA, ha dichiarato di essere rimasta sconvolta dall’accaduto.
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