A Città del Messico vi è stata forse una svolta riguardo la moderna ufologia. Lo scrittore e ufologo messicano Jaime Maussan ha presentato alcune fotografie di quello che sembrerebbe essere un extraterrestre.
Le foto sono state presentate all’interno di un convegno denominato “Be Witness” che ha visto una massiccia partecipazione di pubblico, quantificabile in oltre 10.000 persone, segno questo di quanto interesse riveste l’ufologia al giorno d’oggi.
Il convegno che ha goduto persino di una diretta streaming, era atteso soprattutto per la presentazione delle foto, che per gli organizzatori sono le prove della reale presenza di vita fuori dal pianeta Terra.
Jaime Maussan è un giornalista molto conosciuto nell’ambiente, egli stesso ha dichiarato in più occasioni di aver intervistato la persona che ha visto il cadavere, e ha scattato materialmente le diapositive, ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni su dove materialmente il cadavere è conservato.
Le immagini che risalgono agli anni 50 sono impresse su due diapositive e inquadrano il cadavere di un presunto alieno. Le foto evidenziano una testa sproporzionata e lasciano intuire lo svuotamento del corpo dell’alieno.
Quest’ultimo particolare ha fatto pensare all’ennesimo falso, soprattutto a proposito del fatto che il procedimento era molto usato dall’antico popolo egizio durante la mummificazione dei cadaveri.
Il giornalista messicano ha cercato di confutare in alcune apparizioni pubbliche la tesi del falso, evidenziando come al presunto alieno manchino totalmente alcuni organi (denti, lingua, ghiandole mammarie) cosa questa che a suo dire ha una sola spiegazione e cioè che il cadavere non appartenga alla razza umana.
L’essere fotografato dovrebbe avere un’altezza tra 90 e 120 centimetri (cosa questa che scongiura l’ipotesi che possa essere un feto), ed è mancante di un arto inferiore, probabilmente perso a causa dell’incidente.
Le foto sono entrambe di pessima fattura, con una definizione molto bassa (cosa questa normale negli anni 50′), sono scarsamente illuminate e solo una presenta segni di flash. Le diapositive si presentano leggermente sfocate e lo scatto evidenzia come l’essere sia conservato in una teca, presumibilmente di vetro. L’inquadratura è dall’alto verso il basso, e la distanza dello scatto colloca il fotografo a circa un metro dal presunto cadavere dell’extraterrestre.
Gli scatti analizzati da alcuni studiosi indipendenti hanno sollevato moltissimi dubbi, soprattutto riguardo alla loro autenticità.
Il giornalista messicano, che per onor di verità non è nuovo a episodi controversi, ha dichiarato che le diapositive sono gestite da una terza persona, la quale in questi giorni sta trattando la vendita (per un centinaio di migliaia di dollari) degli scatti, con una società americana, denominata Open Minds Production.
Sempre a detta di Maussan l’alieno fa parte dell’incidente avvenuto a Roswell l’8 Luglio del 1947. Il cadavere è l’unico recuperato e all’epoca è stato preso in consegna dalle forze armate americane, che però non hanno mai confermato l’incidente della presunta navicella, limitandosi ad affermare che durante il “crash” sarebbe precipitato solamente un pallone sonda meteorologico.
L’incidente avvenuto in Nuovo Messico riscuote a oggi particolare importanza, perché sembrerebbe essere l’unico che ha interessato un UFO, e sono tanti gli ufologi di tutto il mondo che confutano la tesi dei militari americani.
Sull’incidente è stata perfino avviata un’inchiesta ufficiale, ma quest’ultima non è giunta a conclusioni, cosa questa che ha alimentato ulteriori dubbi sul fatto che i militari USA abbiano detto la verità.
Durante il convegno del 5 maggio i relatori hanno comunicato al pubblico che presto sarà reso noto uno studio particolareggiato tendente ad eliminare qualsiasi dubbio sulla veridicità della notizia. Ulteriori informazioni possono essere recepite sul sito bewitness.mx. dove gli appassionati potranno anche visionare l’intero convegno (in lingua inglese).
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