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Un blitz a Bruxelles porta all’arresto di 16 persone, ma Salah Abdeslam resta un fuggitivo

La polizia belga ha eseguito un blitz notturno nella città di Bruxelles, portando a termine anche 19 perquisizioni, nel corso delle quali la ricerca di armi ed esplosivi non ha dato nessun risultato. Il blitz è andato avanti per 4 ore e sono state arrestate 16 persone, una delle quali è stata ferita mentre cercava di fuggire dagli agenti. Resta però un fantasma Salah Abdeslam, fuggitivo e ricercato numero uno in tutta Europa dopo gli attentati che hanno sconvolto Parigi.

La capitale belga appariva blindata dopo che il governo aveva dichiarato che l’allerta terrorismo era al massimo livello, ed anche nella giornata di lunedì sia le scuole che le metropolitane sono chiuse. La conclusione del blitz è stata annunciata intorno a mezzanotte e mezzo da due PM, Eric Wan Der Sypt e Toierry Werts, che hanno svelato alcuni particolari dell’operazione, ma senza entrare troppo nei dettagli, visto che ci saranno altre operazioni in seguito, sempre per cercare di ridurre al silenzio le varie cellule jahdiste. Nel corso della conferenza stampa è stato confermato che sono state in tutto 19 le perquisizioni, condotte in varie case, ma anche in locali e bar, che si trovano sia nel quartiere di Molenbeek che a Etterbeek, Forest, Jette e Woluwe. Sono state inoltre perquisite tre case a Charleroi, ed alcuni reparti della polizia hanno operato anche nella città di Liegi. Mentre era in corso la perquisizione di un bara a Molenbeek, un’auto ha cercato di dirigersi verso le forze di polizia, che hanno aperto il fuoco ed hanno poi inseguito la vettura, riuscendo a fermarla ed arrestando il conducente.

Nel corso della conferenza stampa non sono stati resi noti i nomi degli arrestati, ma è stato precisato che tra di loro non c’è Salah Abdeslam. Alcune fonti di stampa belghe avevano ipotizzato che il ricercato fosse stato intercettato nella città di Liegi, da dove sarebbe fuggito a bordo di una autovettura, ma le autorità non hanno dato conferme in merito. In conclusione c’è stato anche un ringraziamento da parte delle autorità nei confronti sia dei media belgi che dei social network, che hanno rispettato la richiesta di “silenzio stampa” che era stata avanzata dai magistrati, proprio per non danneggiare le operazioni portate a termine dalla polizia.