Il passaggio dell’uragano Irma in Florida ha lasciato 12 milioni di persone senza elettricità. Quello appena trascorso sarà un weekend che difficilmente dimenticheranno gli abitanti dello Stato americano affacciato sull’Oceano Atlantico. Da venerdì centinaia di giornalisti e reporter stanno documentando al mondo intero la forza impressionante dell’uragano, che questa notte è stato declassato a foresta tropicale.
Irma, prima di ridurre la sua potenza, ha lasciato dietro di sé distruzione e morte. Sale intanto il bilancio delle vittime per il passaggio di Irma. Si contano due morti in Georgia ed uno in Carolina del Sud. I danni maggiori, per quanto riguarda gli Usa, si sono però registrati in Florida. Un terzo degli abitanti del Sud dello Stato americano sono rimasti al buio. Si conta che le abitazioni in cui sono avvenuti i blackout a causa dell’uragano Irma siano state oltre 6 milioni di unità. Fortunatamente, la conta dei morti in Florida non è stata così pesante come nelle isole caraibiche: ad oggi il bilancio ufficiale parla di quattro persone morte a seguito di incidenti causati dalla forza dell’uragano, che ha toccato la costa occidentale della Florida con una categoria pari a 5 (il massimo previsto dalla scala con cui si registra l’intensità di un uragano).
La forza devastante di Irma ha causato i danni maggiori nelle isole Caraibiche e a Cuba, dove complessivamente si contano 37 vittime. Secondo le ultime indiscrezioni riportate dalla stampa statunitense, per riparare le strutture delle isole dei Caraibi investite dall’uragano ci vorranno mesi. Oltre al tempo, dovranno essere stanziate anche maxi risorse per consentire alle località del Mar dei Caraibi di riprendersi quanto prima. Per quest’ultime il rischio concreto è di perdere parte di quei turisti che erano soliti trascorrere le vacanze sulle loro coste. Donald Trump, nei giorni scorsi, ha promesso che gli Stati Uniti faranno tutto il possibile per tornare a splendere come prima.