E’ atteso per il 15 di Aprile il nuovo 730 precompilato messo a disposizione per lavoratori dipendenti e pensionati. Il nuovo modello risulterà già completo di tutti i dati del richiedente e toccherà solo a quest’ultimo effettuare eventuali modifiche al documento.
A partire da quest’anno dichiarazione dei redditi, quindi, verrà effettuata direttamente online, mentre dal prossimo anno il modello verrà anche consegnato a domicilio. Tuttavia al momento lo si può ancora compilare attraverso i metodi tradizionali, volendo attraverso l’aiuto di professionisti.
La nuova dichiarazione dei redditi è stata definita una vera rivoluzione dal Consiglio dei ministri il quale si augura questa volta di ridurre nettamente i tempi burocratici ed ovviamente semplificare l’intera procedura con l’intento di rendere il fisco meno ostico di quel che appare.
Per avere accesso al documento online basta andare sul sito dell’Agenzia delle entrate e registrarsi al servizio fisco online. Dopodiché si avvierà una procedura automatica che vi fornirà un pin per avere un successivo accesso al sito e quindi al modello 730. Detto questo sembra davvero molto facile avere accesso al documento, ma come è strutturato?
Il nuovo modello 730 conterrà tutti i dati presenti nell’anagrafe tributaria e nella certificazione unica, la quale va a sostituire il vecchio CUD. Quindi nella dichiarazione verranno inserite le seguenti tipologie di reddito: redditi di lavoro o pensione, redditi di terreni o fabbricati, redditi da lavoro occasionale (quelli non comprensivi di partita iva), alcuni redditi diversi (come ad esempio possono essere i fabbricati posseduti all’estero) e infine i redditi di capitale.
Inoltre il documento conterrà già le sottrazioni a seconda dei familiari a proprio carico, le trattenute fiscali relative all’Inps o ai datori di lavoro e in generale tutte le altre detrazioni che erano già contenute nel precedente modello.
Il nuovo documento, tuttavia, è ancora in fase di collaudo. Una delle lacune più importanti, infatti, è quella della mancanza di alcune voci di grande interesse, fra cui vi sono la detrazione delle spese sanitarie. Per ottenerle bisognerà, come nel vecchio documento, rivolgersi al proprio datore di lavoro o direttamente a un professionista che penserà ad integrarle.
In conclusione, quindi, è essenziale ricordare di controllare molto bene il documento in tutti i sui punti prima di inoltrarlo, poiché si tratta ancora della sua fase ”beta” se così si può definire e si può facilmente incappare in errore più o meno rilevanti.
Se da una parte questo nuovo modello rappresenta un’aria di cambiamento, dall’altra ha suscitato un certo malcontento, sia agli stessi dipendenti dell’Agenzia delle entrate, i quali si sentono davvero sotto pressione a causa dei tempi molto brevi che intercorrono fra il rilascio, e sia per quanto riguarda il sindacato unitario Ancl. Quest’ultimo in particolare rappresenta un quarto dei professionisti italiani adibiti alla compilazione del vecchio modulo ed il quale ha indotto uno sciopero, che si svolgerà dal 7 al 14 Marzo, per i motivi prima citati.
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