Sarebbe partito da una cabina telefonica di Angri, in provincia di Salerno, l’sms anonimo inviato al medico della famiglia Boninconti, Mario Gozzelino. nel testo del messaggio si legge:
“Ho visto Elena quella mattina alle 8.30 era un con un uomo che l’ha trascinata per i capelli sino dentro la chiesa”
Michele Boninconti, marito di Elena Ceste, tragicamente scomparsa il 24 gennaio del 2014, è proprio originario di Angri. L’uomo ha ammesso di essersi recato quel giorno dal dottore per informarsi sugli orari di visita, dato che Elena non si sentiva bene, e i filmati delle telecamere lo hanno ripreso quella mattina leggere orari e contatti davanti allo studio medico.
Ci si interroga a questo punto come sia stato possibile reperire il numero del cellulare da parte dell’anonimo di Angri, ma questo non è l’unico interrogativo irrisolto degli inquirenti.
La donna, ritrovata a distanza di nove mesi in un fosso del canale di scolo, posto a soli 800 metri dalla sua abitazione, è stata uccisa altrove. Lo sostengono i medici legali che stanno effettuando l’autopsia sui resti di Elena, e lo confermerebbe anche il telo ritrovato accanto al corpo e in cui la donna potrebbe essere stata avvolta prima di essere calata nella cavità coperta dalla fitta vegetazione.
Qualche giorno fa, un telespettatore di “Chi l’ha visto ?”, la trasmissione di Rai 3 che segue da vicino le indagini, a seguito del ritrovamento del telo, ha segnalato un particolare importante: in un’immagine aerea della casa di Costigliole d’Asti è ripresa la serra di famiglia; ebbene una parte del telo sembrerebbe mancante.
Questa mattina, un nucleo della polizia di Asti ha effettuato un sopralluogo nella serra ma al momento non si hanno notizie di rilievo. Michele Boninconti, il marito di Elena Ceste, è l’unico indagato, le accuse sono di soppressione e occultamento di cadavere. La famiglia si stringe nel dolore e chiede il silenzio stampa, i funerali si svolgeranno in forma privata.