Il suo nome è probabilmente sconosciuto ai più, anche se con il trascorrere del tempo la sua popolarità è destinata ad aumentare. Stiamo parlando di Padre Rosario Ferrara, un quarantacinquenne di Quarto in provincia di Napoli, e facente parte della Chiesa Cattolica Ecumenica, sempre più noto per aver sposato persone dello stesso sesso. Poco più di una settimana fa l’ultima unione e a Dicembre è prevista la prossima.
A chi gli ha chiesto perché ha assunto una posizione così diversa da quella tradizionale, Padre Rosario ha risposto affermando che se due individui chiedono di ricevere un sacramento e tale richiesta è dovuta al fatto che sentono realmente la necessità di riceverlo e non si tratta di semplice prassi, qualsiasi “ministro di Dio dovrebbe loro garantirlo“.
Questa posizione è dovuta alla sua convinzione che:
“Un prete non è il padrone dei sacramenti, ma un tramite tra Dio e i fedeli, qualsiasi sia il loro orientamento sessuale”.
Ovviamente Padre Rosario ritiene che l’omosessualità sia un qualcosa di assolutamente naturale e per far capire come per lui un orientamento sessuale diverso da quello eterosessuale non è da considerarsi qualcosa contro natura, affermando che:
“Siamo tutti diversi, visto che su sette miliardi di abitanti della Terra non c’è una sola persona con l’impronta digitale uguale a quella di un’altra persona”, per poi aggiungere che “Dio non guarda a chi stringiamo la mano per strada, ma con che cuore diamo la mano all’altro“.
Padre Rosario appare quindi deciso a proseguire su una strada ormai intrapresa da qualche anno, anche se sia la Chiesa Cattolica Ecumenica, che quella di Roma, sono ovviamente contrarie a questa sua visione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Tuttavia, anche se i matrimoni da lui celebrati non hanno valore nè a livello canonico e neppure a livello statale, la sua posizione “rivoluzionaria” ha avuto e sta avendo il plauso di un numero considerevoli di fedeli, come testimonia la sua pagina Facebook, ricca di commenti che appoggiano le sue idee in fatto di matrimoni tra persone dello stesso sesso.