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Egitto: l’ex Presidente Morsi accusato di essere spia di Hamas. Sarà condannato a morte?

Mohammed Morsi, ex presidente egiziano, rischia la pena capitale con la grave accusa di essere una spia di Hamas e di Hezbollah.

Morsi, insieme ad altri 35 Fratelli Musulmani sono ritenuti i membri di un’organizzazione terroristica. LaPprocura generale per lui ha chiesto il massimo della pena e cioè la morte, accusandolo di essere una spia. L’ex Presidente era stato eletto nel 2012 ed é rimasto in carica solo per un anno, cioè fino a Luglio del 2013 quando venne deposto dai militari.
Ora Morsi rigetta tutte le accuse e ha chiesto al giudice di poter scrivere di proprio pugno la sua memoria difensiva, per illustrare come siano andate realmente le cose e provare la sua totale innocenza. Ma le accuse sono davvero gravi per Morsi, vanno infatti dalla cospirazione, alla divulgazione di segreti di Stato che avrebbe venduto a formazioni jihadiste le quali le potrebbero usarle per attentati in Egitto.

Secondo la Procura, inoltre, la confraternita di cui Morsi faceva parte, aveva progettato di dichiarare la penisola del Sinai un emirato islamico nel caso in cui nelle elezioni presidenziali, avvenute nel 2012, avesse vinto il suo avversario Ahmed Shafiq. Queste, però, non sono le uniche accuse che pendono sul capo dell’ex presidente egiziano. Morsi, infatti, è stato anche accusato di aver usato violenza sui manifestanti nel Dicembre del 2012, di essere evaso dal carcere quando ci fu la rivolta contro Mubarak nel 2011, di aver operato in qualità di spia a favore del Qatar ed infine di aver insultato e offeso la Magistratura. Per queste ragioni l’ex Xapo di Stato è attualmente imputato in ben  in altri quattro processi che potrebbero però ben presto aumentare.

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