La crisi che non accenna a lasciare spazio ad una ripresa economica duratura e un mercato della casa che sta scontando più di altri questa situazione, rendono molto difficile e irto di difficoltà il cammino di alcune tipologie di acquirenti che vorrebbero poter realizzare il sogno di poter avere una casa di proprietà. Nello specifico, a trovarsi davanti a difficoltà in serie sono i giovani nuclei familiari e coloro che hanno un contratto di lavoro atipico. Queste due categorie sono infatti quelle che maggiormente si trovano a dover fare i conti con i paletti imposti dagli istituti bancari per dare il via libera al prestito di denaro per l’acquisto di una casa da adibire a prima abitazione: e spesso questi paletti si trasformano in veri e propri muri invalicabili.
Per venire incontro a questa tipologia di aspiranti proprietari di casa è stato da poco messo nero su bianco un protocollo d’intesa tra il dicastero di via XX settembre e i rappresentanti dell’ABI. Questo protocollo costituisce l’ultimo passo per la messa in funzione del nuovo “Fondo di garanzia prima casa“, che nelle intenzioni dell’esecutivo dovrebbe essere il mezzo attraverso cui agevolare i nuclei familiari giovanili e i lavoratori con contratti atipici nella loro richiesta di una linea di credito per l’acquisto della casa.
Tale strumento, con cui l’esecutivo mira a dare il proprio apporto per l’acquisto e la ristrutturazione di quegli immobili destinati, da un punto di vista catastale, ad essere la prima casa, va a sostituire il Fondo “Giovani Coppie” e quel che tutti si augurano è che l’effetto di questo nuovo Fondo sia ben diverso da quello avuto dal precedente, che non è stato particolarmente efficace nel risolvere le problematiche legate all’acquisto della casa e alla richiesta di un finanziamento. A gestire il Fondo sarà la Consap e secondo le stime del Governo nel prossimo biennio saranno poco meno di 700 milioni gli euro ad esso destinati e con cui si punta ad agevolare la richiesta di mutui a tassi più vantaggiosi di quelli usuali. I mutui saranno garantiti fino ad un massimo della metà dallo Stato, il quale non potrà comunque mai garantire oltre i 250 mila euro. Per quanto riguarda gli immobili per cui si potrà finanziare l’acquisto si è deciso, come da prassi, di escludere quelli che, categorie catastali alla mano, risultano rientrare nelle unità abitative di lusso o che siano superiori ad una superficie di 95m2, escluse quindi le categorie catastali a1, a8, e a9. Per poter vedere accettata la propria domanda di accesso a questo nuovo strumento predisposto dall’esecutivo, bisognerà dimostrare di non avere una casa di proprietà, a meno che tale situazione non derivi da una successione mortis causa “ove concessi in uso a titolo non oneroso a genitori o fratelli”.
Per quel che concerne le categorie di soggetti a cui è destinato il “Fondo di garanzia prima casa”, potranno richiederlo, tra le altre, le giovani coppie, ovvero quelle nelle quali almeno uno dei due abbia meno di 35 anni e tale limite anagrafico vale anche per i lavoratori atipici. Beneficiari posso essere anche i genitori single o con figli minorenni o ancora inquilini di alloggi sociali.. Per chi volesse sapere quali sono gli istituti bancari a cui ci si può rivolgere per chiedere un mutuo usufruendo anche del “Fondo di garanzia prima casa” e volesse inoltre procurarsi la modulistica necessaria (da poche ore on line) basterà collegarsi al sito ufficiale di Consap o a quello del Ministero dell’Economia.
Vista la difficile congiuntura economica e la sempre maggiore diffusione dei contratti atipici, questa misura pensata dal Governo appare come uno strumento lodevole nel tentativo di consentire anche a categorie svantaggiate di poter realizzare il sogno costituito dall’avere una casa di proprietà, sarà lo strumento adatto?