A Marassi, la Sampdoria fa suo il risultato come da pronostico contro il Brescia di Iaconi, con le reti messe a segno prima da Gabbiadini, che al 31esimo ha trasformato un calcio di rigore e poi da Bergessio, che è andato in gola al 14esimo del secondo tempo. Unico neo per la Sampdoria, di un esultante Ferreo, in tribuna con un turbante con i colori della squadra, l’espulsione di Mihajlovic, che se sarà squalificato perderà l’occasione di sfidare negli ottavi il suo amico Roberto Mancini, visto che l’avversario della Sampdoria sarà proprio la formazione nerazzurra. Gli ospiti hanno comunque disputato una buona partita tenendo conto della diversa caratura tecnica delle due formazioni.
All’ingresso in campo si nota che Mihajlovic ha effettuato un turnover quasi completo, con il solo Obiang confermato tra quelli che avevano giocato in campionato con il Napoli. Per il resto in porta va Viviano, che è anche un ex, mentre la linea difensiva è formata da Cacciatore, Gastaldello, Fornasier e Regini, il trio di centrocampo da Krsticic, Obiang e Marchionni, con Sansone che agisce dietro al duo di attacco Bergessio – Gabbiadini. Il tecnico bresciano, invece, fa solo due sostituzioni, mandando in campo quasi tutti i titolari. I sostituti sono Arcari e N’Madiat che prendono il posto di Minelli e Morosini. L’inizio di gara è favorevole al Brescia che porta una minaccia alla difesa doriana con Sestu, con Gastaldello a chiudere concedendo il corner, poi si mette in moto Caracciolo, con parata di Viviano. La Sampdoria reagisce con un doppio acuto di Bergessio, che prima si vede deviare in corner un tiro, poi si esibisce in una rovesciata che Arcari manda nuovamente in angolo. Alla mezzora il vantaggio dei Blucerchiati con Arcari che commette fallo su Sansone e Gabbiadini che si presenta sul dischetto e trasforma con freddezza. Subito dopo un altro tentativo di Bergessio lanciato dallo stesso Gabbiadini, ma il portiere ospite riesce a deviare di piede. Nella ripresa cambi per Mihajlovic, con Fedato che subentra a Sansone e per Iaconi con l’ingresso di Morosini e Valoti che prendono il posto di Sestu e Caracciolo. Al 57° il raddoppio, con Fedato che crossa per Bergessio che segna di piatto la sua prima rete con la maglia della Sampdoria. Nel finale le proteste di Mihajlovic causano la sua espulsione, poi i brividi per le traverse colpite da Bergessio e da Benali.
Al San’Elia il Cagliari vince in modo rocambolesco la sfida con il Modena di Novellino. I tempi regolamentari si sono conclusi per 2 – 2 ed anche nei supplementari si è segnato a raffica, tanto che alla fine si è andati ai calci di rigore sul 4 – 4. Emiliani che non hanno demeritato e sono andati per quattro volte in vantaggio, sempre ripresi però dalla formazione di Zeman, che ha segnato con Longo, doppietta, Conti e Farias, mentre per gli uomini di Novellino una doppietta di Granoche, una rete di Luppi ed una autorete di Cragno, che però si è riscattato parando il rigore decisivo su Cionek.
Longo era stato messo in campo da Zeman sul 2 – 1 per il Modena ed ha segnato la rete più importante in pieno recupero dei regolamentari. Anche il pareggio definitivo del Cagliari è arrivato quando mancava solo un minuto alla fine dei supplementari con Farias, ed ha fatto “arrabbiare” il tecnico ospite, che pregustava il successo, dopo che Granoche aveva messo a segno una doppietta nel prolungamento, con una bella rete di tacco e con un rigore che lui stesso aveva ottenuto. Il primo vantaggio ospite era scaturito da una autorete di Cragno su colpo di testa di Beltrame, poi il primo pareggio di Conti, su calcio di rigore. Anche ai rigori è stato necessario andare ad oltranza in quanto c’erano stati gli errori di Conti, Crisetig, Gatto e Osuji. La decisione con la parata di Cragno su Cionek al 14esimo tentativo, con l’urlo di liberazione del Sant’Elia.