àRivoluzione in vista per il calcio europeo a partire dal 2018, con la nascita della Nations League.
Il “Comitato Esecutivo” dell’Uefa, nel corso della sua ultima riunione ha reso noto il format di questa nuova manifestazione che riguarda le squadre Nazionali e nella sua prima edizione si chiuderà nel mese di Giugno del 2019, per riproporsi poi sempre negli anni dispari. Una manifestazione che la stessa Uefa ha ideato per dare maggiore “appeal ” agli incontri delle formazioni nazionali, e che prende sostanzialmente il posto delle varie amichevoli. L’unica cosa che rimane da chiarire sono le possibili amichevoli con le Nazionali che appartengono alle altre Confederazioni. Oltre che la possibilità di vincere questo nuovo torneo, attraverso dei play-off, saranno riservati anche quattro posti negli Europei che si svolgeranno nell’anno seguente, ad iniziare dal 2020, quando si svolgerà il primo europeo”itinerante” che toccherà vari Paesi tra i quali l’Italia, con sede a Roma, dove si terranno tre partite di un girone oltre ad un quarto di finale.
Le 54 squadre che appartengono all’Uefa saranno suddivise in 4 divisioni, in base al ranking; nella prima edizione il ranking preso in considerazione sarà quello delineato alla fine dei gironi di qualificazione del Mondiale russo del 2018. All’interno della divisione A troveranno posto le prime dodici nazionali, che saranno poi suddivise in 4 gruppi di tre squadre ciascuno. Anche la divisione B, nella quale confluiranno le formazioni con un coefficiente Uefa dal 13° al 24°, saranno dodici, con suddivisione sempre in 4 gruppi da 3 squadre. Si passerà poi alla divisione C con 14 squadre che formeranno due gruppi da tre e due gruppi da 4, ed all’ultima divisione, la D, con 16 squadre e 4 gruppi da 4. Le gare all’interno di questi gironi di qualificazione si giocheranno nei mesi da Settembre a Novembre, con conseguente spostamento delle qualificazioni per l’europeo 2020 all’anno successivo, con inizio a marzo 2019 e termine nel mese di Novembre dello stesso anno. All’interno delle varie divisioni si avranno promozioni e retrocessioni, con le vincenti dei 4 gironi della divisione inferiore che saliranno in quella immediatamente superiore, mentre per quanto riguarda le vincitrici della divisione A ci sarà la possibilità di aggiudicarsi il titolo della Nations Cup nel Giugno del 2019, partecipando alla “Final Four”, con gare secche di semifinale e finale.
Con la nascita della Nations Cup, anche i criteri che davano accesso ai gironi finali del Campionato europeo vengono modificati, e le 24 partecipanti arriveranno dai 10 gironi eliminatori, le prime due di ciascuno, per un totale di 20, e le altre 4 dai playoff che si disputeranno tra le vincenti dei 4 gruppi per ogni divisione, tenendo conto che le squadre già qualificate direttamente dai gironi, lasciano il loro posto nei playoff alla squadra che segue immediatamente in classifica. Per rendere più veloce la fase dei playoff, nel corso della riunione dell’esecutivo è stato stabilito che anche in questo caso, all’interno dei ogni divisione si giochino delle gare secche sia per le semifinali che per la finale. Un sistema che potrebbe sembrare complicato all’inizio, ma che entrerà presto nelle menti degli appassionati, non appena si inizierà a metterlo in atto.
Per quanto riguarda il successivo appuntamento con il Campionato mondiale, si applicheranno le stesse regole, ma si dovrà tenere conto dell’effettivo numero di posti assegnato all’Uefa. Nel corso dell’esecutivo sono state presa anche altre decisioni, come l’assegnazione all’Olanda dell’organizzazione dei campionati Europei femminili, che nel 2017, vedranno impegnate per la prima volta 16 squadre.
Per quanto riguarda la Crimea, si è deciso che le squadre di quella zona, a partire dal prossimo primo Gennaio, non potranno partecipare alle competizioni organizzate dalla Russia, salvo uno specifico permesso dell’Ucraina e della stessa Uefa. La decisione è stata presa in quanto tre squadre della Crimea, partecipavano dal Marzo 2014 al campionato russo.