Anche il Milan avrà il suo “Juventus Stadium”, entro 5 anni la casa rossonera diverrà realtà
L‘Arena Milan si avvia a concretizzarsi e a non essere più solo un’idea nella testa dei dirigenti rossoneri. Un’altra tappa molto importante si è, infatti, materializzata con l’accordo che Lady Berlusconi ha raggiunto con la Fondazione Fiera Milano, accordo che prevede la costruzione di un impianto con vista su Casa Milan. Lo stadio avrà una capienza di poco meno di 45 mila posti e rispetterà tutti quelli che sono i vincoli urbanistici che una struttura del genere deve osservare. La volontà è quella di costruire un impianto avveniristico e al passo coi tempi ed è per questo che Emirates alla fine ha rotto gli indugi e ha deciso di dare il proprio assenso e di, dietro pagamento di una cifra consistente, dare il proprio nome al nuovo impianto. La nuova casa rossonera dovrebbe essere, nelle intenzioni, inaugurata entro massimo 5 anni.
La società rossonera ha risposto ad un bando pubblicato dalla Fondazione Fiera Milano circa un mese e e mezzo fa ed avente ad oggetto un progetto di riqualificazione e ammodernamento della zona Portello. L’idea della Società, la cui sede storica è stata per anni quella di Via Turati, è quella di costruire il nuovo stadio nell’area della vecchia Fiera Campionaria. Tuttavia, rispetto al progetto iniziale, quello finale presenta alcune rilevanti modifiche: prima di tutto è stata modificata la capienza, visto che il Milan ha deciso di passare da un impianto di poco meno di 60 mila posti ad uno di circa 42 mila, seguendo in questo l’idea progettuale che si è concretizzata nello Juventus Stadium. L’impianto sarà in gran parte al coperto e non vi sarà più tutta la serie di barriere tra tifosi e calciatori che hanno da sempre caratterizzato anche La Scala del calcio.
Il progetto è stato approvato anche dall’amministrazione Pisapia, la quale ha avuto modo di constatare come il progetto rispetti tutti quelli che sono i vincoli urbanistici, primo fra tutti il fatto di non risultare più alto dei complessi residenziali della zona. Altro punto di forza sarà l’insonorizzazione, che darà modo a chi si trova nei pressi dello stadio di non dover subire il chiasso della partita. I terreni su cui sorgerà l’impianto non diventeranno di proprietà della società rossonera, ma rimarranno alla Fondazione Fiera Milano, la quale avrà comunque una percentuale sui ricavi derivanti dal nuovo impianto. Ora non resta che aspettare metà Gennaio, quando il bando verrà dichiarato chiuso e i massimi dirigenti della Fondazione valuteranno le proposte pervenute. Una risposta verrà data entro la Primavera, ma appare certo che la società rossonera si avvii a vincere la gara e a poter quindi entrare nella fase operativa per quel che concerne la costruzione del nuovo impianto di gioco.à