L’importante rivista settimanale Time ha anche quest’anno scelto, come sempre, il personaggio che più si è distinto nell’anno 2014. Diversamente dalle ultime edizioni, in cui a vincere questo importante riconoscimento era stato il singolo individuo, come lo scorso anno quando fu assegnato a Papa Francesco, o prima ancora a Barack Obama o all’inventore di Facebook, Mark Zuckerberg, quest’anno il vincitore, anzi i vincitori sono gli Ebola Fighters, raggruppando in questo termine tutte le persone che si sono battute per combattere l’espandersi dell’epidemia della febbre emorragica.
Premiati quindi tutti i singoli medici, infermieri, assistenti che hanno messo a rischio la propria incolumità, la propria vita, per salvare quella altrui in un’opera di amore ed altruismo puro verso il prossimo: senza di loro probabilmente ora l’espansione dell’epidemia avrebbe raggiunto livelli incontenibili.
Quello del virus Ebola che sembrava solo un mito, uno spauracchio che si riteneva riguardare solo i piccoli villaggi dell’Africa più nera e povera, è diventato un vero incubo per tutta la popolazione del continente, viaggiando della Liberia, della Guinea e della Sierra Leone passando per la Nigeria e il Mali, varcando l’Oceano arrivando anche negli Stati Uniti, oltre che nel vecchio continente in Spagna e Germania, provocando oltre 6300 morti.
Un allarmismo che si è esteso a macchia d’olio in tutto il mondo che ora, nonostante abbia lasciato le prime pagine dei quotidiani, non è ancora del tutto scongiurato e continua a mietere vittime in Africa, anche se sembra essersi leggermente arrestato.
Tra i premiati anche il medico italiano di Emergency ricoverato all’ospedale Spallanzani di Roma, vittima del virus contratto in Sierra Leone , le cui condizioni fortunatamente sembrano migliorare: il dottore, infatti, respira spontaneamente e , nonostante la prognosi resti riservata, quelle che arrivano sono sicuramente belle notizie.