Un gruppo di hacker antinucleari ha attaccato nei giorni scorsi i sistemi informatici della compagnia che gestisce le centrali nucleari della Corea del Sud. La notizia è stata comunicata dalla stessa compagnia, la Khnp, che nel comunicato ha parlato anche di esercitazioni di sicurezza che si svolgeranno entro breve termine.
Nel comunicato non si fa cenno ad eventuali attività nordcoreane, ma la sensazione è che dietro agli attacchi informatici ed alle minacce, ci siano gruppi nordcoreani. I pirati hanno anche intimato di chiudere gli impianti nucleari in occasione del Natale, lanciando un avvertimento alla popolazione di stare “alla larga” da questi impianti.
L’attacco degli hacker è stato registrato lo scorso venerdì, ma secondo quanto riferisce la società Khnp ma non ha riguardato dati critici, e non ha minimamente “intaccato” la sicurezza degli impianti. La società attaccata dagli hacker gestisce l’energia atomica nel paese asiatico in regime di monopolio ed ha reso noto che tra oggi e domani si svolgeranno delle “esercitazioni di sicurezza”.
Nel complesso gli impianti nucleari che forniscono energia elettrica in Corea del Sud sono 23. In dettaglio gli hacker, hanno postato “online”, dei dati tecnici che riguardano gli impianti nucleari, solitamente riservati, come quelli della radioattività rilevata, oppure sui sistemi di condizionamento dell’aria o sul raffreddamento, dati che comunque non riguardano il funzionamento dei reattori e la loro sicurezza.
Assicurazioni riguardo al sistema di controllo dei reattori, sono arrivate anche dal governo, per bocca diChung Yang-ho, Ministro dell’Energia sudcoreano. I tre impianti dei quali gli hacker chiedono la chiusura, forniscono attualmente circa il 30% dell’energia elettrica della Corea del Sud.
Pochi giorni fa, i nordcoreani erano stati indicati come i responsabili degli attacchi portati alla Sony, che aveva diffuso un filmato nel quale viene deriso il leader del paese, Kim Jong-un. La Corea del Nord, nel recente passato è già stata indicata come responsabile di alcuni attacchi informatici che avevano come obiettivi delle emittenti televisive, delle banche, e dei siti del governo della Corea del Sud.
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