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Incendio nella stazione di Bologna: sospetti su No-Tav e antagonisti

La stazione di Bologna, vero e proprio centro nevralgico della rete ferroviaria italiana, è rimasta vittima di un incendio. Conseguenza prima di quanto avvenuto è stata l’interruzione della circolazione e poi, dopo la ripresa della stessa, la presenza di forti ritardi che hanno interessato tutti i treni ad alta velocità.

Ad essere colpito è stato il sistema di gestione e di verifica del traffico. Per gli inquirenti, che hanno effettuato i primi rilievi con il supporto della polizia ferroviaria, non ci sono dubbi sul fatto che l’incendio sia stato appiccato da qualcuno e che quindi si sia di fronte ad un reato. Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha parlato esplicitamente di “ennesima azione terroristica contro la Tav”, aggiungendo che quanto accaduto non riuscirà però a bloccare il progetto e con esso la volontà di cambiare il paese.

Renzi ha però cercato di abbassare i toni e nel corso di un’intervista radiofonica, interrogato su quanto accaduto, ha chiesto a tutte le forze politiche e agli esponenti delle stesse, di non utilizzare termini che possano riportare la mente al passato. Quindi ha affermato che quello verificatosi è da catalogare come “un atto di sabotaggio” e che le autorità stanno facendo le indagini necessarie.

Le conseguenze dell’incendio si sono finora concretizzate in ritardi varianti dalla mezz’ora all’ora e ad essere interessati sono stati sopratutto i Frecciarossa e i Frecciabianca. I vertici delle Ferrovie hanno tuttavia voluto rassicurare sul fatto che la situazione è attentamente monitorata e che i ritardi accumulati, considerando il periodo natalizio, sono stati di portata meno ampia di quanto si poteva prevedere.

Secondo alcune indiscrezioni, nei pressi della stazione di Bologna sarebbero state scoperte alcune scritte contro la Tav e a detta di alcuni potrebbe trattarsi di scritte successive al sabotaggio. Inoltre, chi indaga avrebbe già rinvenuto tutto il kit che sarebbe stato utilizzato per appiccare l’incendio che ha portato al blocco e poi al rallentamento che sta interessando gran parte della rete ferroviaria.
Quanto avvenuto non è il primo gesto di questo tipo: già nei giorni scorsi si erano verificati fatti analoghi, ma di portata minore e i maggiori indiziati per tutte le azioni sono i cosiddetti “antagonisiti“.

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