L’ultima giornata del 2014 della serie A di basket conferma in testa alla classifica l’EA7 Milano e la Reyer Venezia che battono nettamente Cremona e Virtus Bologna. Battuta d’arresto per Reggio Emilia, che dopo la sconfitta in volata a Cantù, segue a 4 punti di distanza, in compagnia di Sassari e Brindisi che hanno ottenuto il successo su Caserta, alla 13° sconfitta consecutiva, e sul campo di Avellino. Oltre a Cantù, che ha spezzato la serie negativa, bene nella partita casalinga con Pesaro anche Pistoia, mentre non si ferma la crisi della Virtus Roma, battuta in casa dalla sempre più sorprendente Trento. Capo d’Orlando fa la festa al suo ex coach Pozzecco e lo raggiunge a quota 10 punti.
Brindisi con la vittoria in casa di Avellino centra l’obiettivo “Final Eight” di Coppa Italia, con Cavaliero che non riesce sull’ultimo tiro a portare la gara al supplementare. Gli Irpini, dopo una partita a lungo in equilibrio erano riusciti ad ottenere il + 9 a 4 minuti dalla fine, ma il parziale decisivo di 12 – 0 dell’Enel, con le triple di Denmon ha sfilato la vittoria dalle mani dei Biancoverdi. Importante per Bucchi anche il finale della coppia sottocanestro Eric – Mays, che ha contenuto la supremazia a rimbalzo dei primi quarti di Anosike e compagni. Al 30° il vantaggio è di Brindisi, con un solo punto di distanza, poi l’ultima frazione si apre con un immediato 7 – 0 interno, a cui l’Enel risponde con un altro 7 – 0 dopo il timeout di Bucchi, chiuso da una tripla di Bulleri. Le perse di Brindisi permettono l’allungo di Avellino, poi arriva il 12 – 0 finale che chiude la gara.
Venezia travolge Cremona con Recalcati che vince la sfida tra i “decani della panchina”. Dopo i primi 2 quarti nei quali ha preso le misure alla formazione avversaria, i Lagunari sprintano nella terza frazione, grazie anche alla zona. Con Vitali e Cusin annullati, e gli stranieri che non incidono, la Vanoli va sotto pesantemente, 51-39, quando Goss mette la tripla. Per Venezia, grandi contropiede in velocità, propiziati dal dominio a rimbalzo ed alla fine del terzo quarto vantaggio 64-47. Il quarto periodo non ha storia con il pubblico veneziano che si alza a 3’ dalla fine per una meritata standing ovation.
L’Olimpia Milano vince con facilità la sfida numero 162 della storia tra Virtus e Olimpia, l’82° giocato a Bologna. Pubblico delle grandi occasioni a Casalecchio per vedere 2 squadre che insieme fanno 41 scudetti. Campioni in carica che recuperano capitan Gentile, mentre la Virtus deve fare a meno di Fontecchio. Milano offre da subito un basket gradevole, ma la Virtus parte altrettanto forte ed è la prima a passare in vantaggio, poi dopo 5’ il sorpasso di Milano con Brooks. Equilibrio sino alla fine della prima frazione, rotto dall’Olimpia nella seconda, e la difesa milanese che sale in cattedra. All’intervallo è 33-46 con i solo Ray e White che tengono a galla Bologna, che nella terza frazione arriva anche al -10, ma Milano ritorna subito al massimo vantaggio sul 45-66. L’ultimo quarto è solo accademia, con i giocatori intenti a ritoccare le loro statistiche.
Al PalaSerradimigni la Dinamo Banco di Sardegna impone il 13esimo stop a Caserta, e conquista il terzo successo consecutivo. Campani che reggono all’inizio fino al 21-21, poi allungo dei padroni di casa con Sosa. Ogni volta che Caserta tenta il riavvicinamento, i Sardi allungano di nuovo e si arriva così con 10 punti di vantaggio al 30°, e Sassari che poi controlla con un Logan molto efficace, aiutato sottocanestro da Todic.
La Virtus Roma si arrende sul proprio campo contro Trento e soprattutto contro un Mitchell stratosferico, che segna 32 punti sui 75 della sua formazione. E’ lui che manda in archivio la gara a 32 secondi dalla fine con una tripla che porta Trento sul + 4, con la Virtus in piena rincorsa. Per la formazione di Dalmonte si tratta della sesta sconfitta nelle ultime sette gare, e la certa esclusione dalla Final Eight. L’inizio di gara aveva illuso Roma, poi Trento è stata capace di tornare immediatamente in partita e di comandare per molti minuti. All’intervallo la Virtus è avanti di un punto, 38-37, con un terzo quarto di nuovo in equilibrio, ma con Trento che comanda di 2 all’ultimo mini intervallo. Nel finale sono ancora le triple di Mitchell ad affondare la Virtus.
Pistoia scaccia i brutti pensieri battendo in casa Pesaro e trascorre un buon fine d’anno. Applausi finali dei tifosi che vedono subito un buon approccio da parte del nuovo arrivato Amoroso, ed in generale una bella applicazione da parte di tutta la truppa di Moretti, che conquista due punti importanti in chiave salvezza. Al 15° Pistoia è già 29-11 con gli ospiti che non trovano mai il canestro, e mettono insieme solo palle perse. Pesaro prova a limitare i danni con la zona e ci riesce in parte, ma Pistoia sale al 53 a 28 che diventa 61-36 al 30° con una schiacciata di Magro. Nell’ultimo quarto solo spettacolo, ed in campo molti dei giovani del roster di Moretti.
Capo d’Orlando in casa non teme nessuno e chiude il 2014 battendo il suo ex coach, commosso all’ingresso sul parquet. L’Orlandina ha dominato il match e dopo aver chiuso il primo quarto sul + 13 non si è più voltata indietro, nonostante la rosa ridotta per le assenze di Nicevic, Burgess e Pecile, con Basile immesso nello starting five. Archie e Freeman i migliori per coach Griccioli, mentre tutta la truppa di Pozzecco ha giocato solo a sprazzi. Padroni di casa anche a + 28 nella terza frazione, chiusa poi 65-40. Il finale si chiude sul + 13 con i Lombardi che racimolano qualche punto quando la gara è ormai indirizzata.
Cantù riesce a chiudere la striscia negativa contro Reggio Emilia, in un finale palpitante con un libero di Williams, migliore dei suoi, quando mancano poco meno di 3 secondi alla fine. Alla fine i tifosi canturini si sono letteralmente gettati in campo esultando per la fine di questa striscia negativa che aveva anche messo sulla graticola coach Sacripanti ed alcuni giocatori. in casa ospite un grande Diener, anche se limitato dai falli, ma è proprio l’americano ex Sassari, dopo una gara eccellente a perdere l’ultimo pallone sulla parità, commettendo poi anche il fallo che porta Williams in lunetta. Anche in precedenza grande equilibrio, con Sacripanti che mischia le carte all’inizio inserendo in quintetto Buva e Gentile, al posto di Hollis e Johnson-Odom. Alla pausa lunga il tabellone dice 36-35. Dopo il ritorno dagli spogliatoi parte meglio Cantù, poi Reggio Emilia rientra grazie a Diener e Polonara, che colpiscono dall’arco. All’ultimo intervallo si va sul 51-49. Nell’ultimo quarto la gara è vibrante con continui sorpassi e controsorpassi fino al finale che manda in delirio il Pianella.