La 14esima giornata del campionato di basket promuove Cremona, che ha battuto Avellino, alle “Final Eight” di Coppa Italia, con la stessa Avellino e la Pallacanestro Cantù che si giocheranno l’ultimo posto disponibile nelle gare di domenica prossima. Sassari si impone a Venezia dopo un supplementare confermando le difficoltà della formazione di Recalcati contro le grandi del campionato. Per Caserta ancora una sconfitta, la 14esima della stagione. Colpo grosso di Pistoia, che passa in casa di Varese, mentre si rianima anche Roma che batte in casa la Virtus Bologna. Nell’anticipo Trento, con un formidabile terzo quarto, schianta la resistenza dei Siciliani di Capo d’Orlando. E stasera l’atteso posticipo, con l’EA7 che ospita l’Enel Brindisi.
Nel derby tra le due Virtus, Roma torna al successo e scaccia, almeno per una settimana, le paure nelle quali entra invece Bologna che perde la sua quarta gara delle ultime 5. Emiliani senza Fontecchio e Ray, ma in grado di reggere, con i soli 7 effettivi, sino al 36esimo della gara. L’Acea parte bene, ma poi la partita si incanala verso un sostanziale equilibrio, anche se i maggiori vantaggi sono da parte della squadra di casa. Al 30esimo il risultato è sul + 1 per i Romani, poi dopo un antisportivo di Hazell, la squadra di Dalmonte prende il largo sino al + 9, che lo stesso Hazell poi ricuce sino al – 1. Nel finale tre triple di Roma confezionano un nuovo parziale interno di 9 – 0, che i Bolognesi tentano inutilmente di rintuzzare, restando però a – 6 alla sirena finale.
Reggio Emilia degli italiani schianta ancora Caserta che finisce a – 21, in una gara che almeno sino alla metà del terzo quarto è stata più combattuta di quanto non dica il punteggio. Per la formazione di Menetti importanti Cinciarini e Polonara, con il solito Drake Diener chirurgico nei momenti importanti. All’intervanno Caserta segue abbastanza vicino ( – 8), poi si scatena Polonara ed al 30° i punti di distacco sono saliti a 19. Nell’ultima frazione si fa solo accademia e le due formazioni si scambiano una serie di realizzazioni che non variano l’esito finale.
Il colpo grosso della giornata è di Pistoia, che grazie anche all’esperienza del nuovo arrivato Amoroso, sbanca il campo di Masnago, con la formazione di casa e coach Pozzecco che sono usciti dal campo sotto i fischi del pubblico. Varese è in crisi, ma nel primo tempo riesce a combattere alla pari ed all’intervallo va negli spogliatoi con il +3. Pistoia comunque non molla e replica con alcune buone azioni di Williams e Milbourne. Quando Varese tenta la fuga portandosi a + 7, ci pensa Amoroso a ricucire con le sue triple. Poi si va avanti in equilibrio sino al 65 pari del 38esimo. Nel finale Pistoia è più lucida e Hall e Williams, mettono a segno i canestri del successo, mentre dall’altra parte Varese sbaglia anche dalla linea dei liberi.
Cremona vince una partita durissima con Avellino contando sui 34 punti di Kenny Hayes ed approda per la prima volta alle “Final Eight” di Coppa Italia. Avellino ha il trio Banks-Gaines-Harper “on fire”, 61 punti in totale, ma non gli basta per interrompere la striscia che la vuole sempre sconfitta al PalaRadi. Per gli Irpini resta la possibilità dello scontro diretto di domenica prossima, in casa contro Cantù. L’avvio è di marca campana, con Avellino che sale anche a +12 (19-31 al 12′). Poi, però, gli ospiti sembrano perdere il filo e Cremona ritorna sotto e sorpassa al 18esimo. Avellino risale in vantaggio sul +6 (63-69), poi subisce un contro parziale che la fa scivolare a – 12, riuscendo solo a diminuire lo svantaggio al fischio finale.
Cantù doveva assolutamente vincere a Pesaro per confermare l’uscita dal tunnel della crisi e lo fa con una prestazione autoritaria ed un + 20 finale. I canturini conducono sempre con Shermadini e Stefano Gentile migliori in campo. Pesaro conta solo su Ross, mentre i compagni appaiono poco brillanti e dopo un effimero vantaggio nei primi minuti, vedono Cantù fuggire e non voltarsi più indietro. La differenza fisica sottocanestro a favore degli ospiti è clamorosa e Pesaro non riesce ad avvicinarsi al ferro come dovrebbe. Ed alla fine Pesaro si prende anche i fischi e gli improperi dei suoi ultras.
Per Trento, contro Capo D’Orlando è ancora una volta decisivo il terzo quarto, con un parziale 25 – 7 che chiude la gara. La formazione ospite era priva di pedine importanti come Nicevic, Pecile e Burgess, ma nelle prime due frazioni è riuscita ad imbrigliare l’attacco di casa con Freeman protagonista. Nella ripresa salgano in cattedra Owens e Mitchell, oltre al solito grande contributo di Pascolo e la formazione di Buscaglia scappa senza essere più ripresa. Grande merito nella vittoria va anche alla difesa di Trento, che dopo l’intervallo chiude tutti i varchi e zittisce le “bocche da fuoco” dei Siciliani.
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