In Belgio un blitz contro un gruppo terroristico jihadista ha causato l’uccisione di due terroristi ed il ferimento di un terzo. Nel corso del raid che è avvenuto nel pomeriggio di ieri a Verviers, una cittadina nei dintorni di Liegi, è stato catturato anche un quarto terrorista.
Il gruppo stava preparando un attentato nella capitale belga. La sparatoria nella quale sono rimasti uccisi i terroristi è avvenuta durante un controllo che le forze dell’ordine stavano eseguendo su alcune persone recentemente tornate dalla Siria, e che venivano tenuti sotto sorveglianza, anche con intercettazioni.
Proprio durante una di queste intercettazioni, le forze dell’ordine erano venute a conoscenza della preparazione dell’attentato a Bruxelles. I terroristi si trovavano in una abitazione della cittadina, circondata da esercizi commerciali come una panetteria, un’autoscuola ed un ristorante, cercando di mantenere l’anonimato. Gli agenti hanno bussato alla porta dell’abitazione, ma la risposta è stata una sventagliata di proiettili.
Nella sparatoria, i terroristi hanno usato armi automatiche, ma le forze dell’ordine hanno subito risposto al fuoco uccidendone due e ferendo un terzo. In altri due paesi della stessa zona, Angleur e Amercoeur, sono avvenute due diverse sparatorie per motivi ancora in corso di accertamento.
La polizia stradale ha inseguito una autovettura e successivamente sono state eseguite anche delle perquisizioni, con il ritrovamento di armi, kalashnikov, ed esplosivi vari.
Il premier belga Charles Michel, ha incontrato in serata sia il Ministro della Giustizia che quello dell’Interno, per coordinare con loro le azioni riguardo alla sicurezza.
La tv fiamminga ha comunicato che in sette diversi paesi europei ed in Yemen, sono state eseguite analoghe operazioni contro i terroristi islamici. Un terrorista che stava gridando “Allah Akhbar”, è stato arrestato dalle forze dell’ordine presso la stazione di Bruxelles.
Un’altra perquisizione eseguita dalla polizia, ad Anderlecht, ha portato al ritrovamento di esplosivi. Da quanto si è appreso, anche Coulibaly, il responsabile dell’attacco al negozio kosher a Parigi, aveva acquistato le sue armi in Belgio.