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Terrorismo: 9 espulsi dall’Italia e 100 seguiti, bloccati bonifici a favore della jihad

Lo sa bene anche l’Italia, terra di passaggio di molti cittadini immigrati, che cercano fortuna nel Belpaese dopo viaggi della speranza, magari scappando da situazioni di guerriglia nelle proprie nazioni, tra i quali però talvolta si camuffano al meglio terroristi che non cercano certo nei paesi occidentali solo fortuna.

Pugno duro per tutti i terroristi fondamentalisti quindi anche in Italia, dove in questi giorni si è pronunciato il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha dichiarato come dalla fine di dicembre siano stati già espulsi 9 soggetti sospetti (5 tunisini, un turco, un egiziano, un marocchino e un pachistano), sottolineando come in questo periodo più che mai lo stato di allerta ha raggiunto livelli altissimi per l’allarme terrorismo.

Mano pesante dunque in questi casi, per una minaccia che ora quanto mai il mondo occidentale sente troppo vicina per non applicare delle precauzioni preventive, o quanto meno provarci, vista la natura e l’imprevedibilità di questi eventi. Curioso come delle nove persone espulse non vi erano clandestini, ma tutti cittadini con regolare permesso di soggiorno radicati sul territorio, vista la residenza in Italia da diversi anni: tra di loro due esponenti jihadisti che avrebbero addirittura convinto le proprie famiglie a far ritorno in Siria per combattere accanto ai terroristi, ma anche soggetti attivi nel mondo del web, oppure internauti che lavoravano nell’ombra, ma anche aderenti al movimento dell’ISIS.

Oltre le espulsioni, il ministro Alfano ha rivelato come ci sia una capillare attività di controllo e monitoraggio, con più di cento nominativi che erano sospettati di attività terroristiche jihadiste, con un lavoro che si va giorno per giorno sempre più espandendo per evitare sul territorio infiltrazioni terroristiche.

Occhi puntati anche sui foreign fighters ‘italiani’, soggetti radicalizzatisi sul web e recatisi in Siria per addestrarsi alla guerra: nel prossimo pacchetto di misure contro il terrorismo si dice sia stata inserita un decreto che impedisca il ritorno di questi combattenti sul territorio nazionale , con una procedura penale per chi si reca sui territori di guerra per combattere.

Ad oggi, l’elenco vanta ben 59 soggetti, 15 dei quali morti, 25 stranieri che anche se partiti da altri territori hanno incrociato le proprie strade con l’Italia, oltre a 13 siriani partiti direttamente dal territorio italiano.

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