Il Ministro Gentiloni ha dichiarato che la Farnesina è al lavoro per cercare di comprendere per quale motivo non si hanno notizie di un italiano che si trovava in Libia. Gentiloni ha, poi, aggiunto che il caso viene seguito con il massimo riserbo e che ci sono rischi di infiltrazione di altri terroristi immigrati in Europa.
Il ministro ha precisato che i rischi derivano anche da un altro fenomeno che non sempre si riesce a controllare o prevedere, ovvero l’immigrazione clandestina.
“È evidente che, pur avendo allertato i nostri apparati di sicurezza, la preoccupazione resta” ha dichiarato Gentiloni il quale poi ha voluto precisare “Non bisogna fare confusione tra il fenomeno dell’immigrazione e quello del terrorismo. Non è giusto, sia da un punto di vista culturale che tecnico, affermare che ci sia il terrorismo dietro i barconi di disperati che raggiungono le coste del nostro Paese”.
Nel corso del vertice tenutosi a Londra, il Ministro degli Esteri ha comunque ribadito l’impegno dell’Italia nella lotta al terrorismo islamico. Gentiloni, infatti, ha ammesso che
“il contributo italiano è il secondo più importante per quanto concerne le forze che combattono sul terreno, stiamo lavorando molto sulla ricognizione aerea. In giornata verrà approvato dal Consiglio dei Ministri il finanziamento per il 2015”.
Alla riunione di Londra hanno partecipato 21 ministri degli Esteri che fanno parte della coalizione internazionale che combatte contro l’Isis. Presenti anche alcuni rappresentanti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea nonché John Kerry, segretario di Stato degli Stati Uniti d’America.
Secondo i primi rumors, intanto, il cittadino in questo momento irreperibile in Libia sarebbe un medico. Il ministro Gentiloni, che subito dopo la riunione inglese farà ritorno in Italia, ha dichiarato di aspettarsi una reazione importante anche da parte di questi Stati islamici che restano, in ogni caso, delle vittime dell’Isis, pur consapevole che questi paesi sono molto diversi dall’Europa dal punto di vista culturale.
Anche Papa Francesco si è espresso sulla vicenda terrorismo confermando la presenza di “ombre e pericoli che preoccupano l’umanità”.
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