“PLEBISCITO” VIRTUALE – Tutto è cominciato con le “Quirinarie” indette sul sito de “Il Fatto Quotidiano” dove gli internauti, accanto a nomi quali quelli di Stefano Rodotà e Romano Prodi, hanno votato in massa il conduttore televisivo Giancarlo Magalli, indicato in una ideale “top ten” di personaggi che sarebbero graditi quali successori di Giorgio Napolitano.
Al secondo turno delle votazioni, il noto volto Rai è addirittura balzato in testa alle preferenze con ben 17 mila voti e la rete si è scatenata. Da semplice “boutade” a fenomeno di massa sui principali social network: è nata così una vera e propria campagna a favore della candidatura del sessantasettenne romano, accompagnata anche dall’hashtag #magallialquirinale e sostenuta dagli stessi fan di Magalli sulla sua pagina Facebook.
Fotomontaggi, video su YouTube e anche ipotetici “programmi di Governo” firmati dallo storico conduttore de “I fatti vostri” sono oramai all’ordine del giorno e anche su Twitter il nome di Magalli è costantemente nei Top Trends.
“È UNA INSURREZIONE COL SORRISO” – Giancarlo Magalli, dal canto suo, dopo essere stato inizialmente al gioco, pare aver preso sul serio il plebiscito virtuale ma, con autoironia, ha provato a spiegare il senso di questa mobilitazione del web.
“Forse mi votano tutti perché ho una faccia pulita”, ha scherzato quando gli è stata rivolta la domanda se davvero intendesse candidarsi per una poltrona al Quirinale.
“Io credo, tuttavia, che chi abbia del buon senso abbia capito il senso di questa operazione che, a mio avviso, è una sorta di insurrezione sorridente – ha continuato – Non si tratta tanto di mettere il mio volto nella rosa dei possibili Presidenti della Repubblica quanto di togliere dei nomi che la gente dimostra di non volere più. La mia faccia, comunque, resta a disposizione di chiunque voglia esprimere il suo sdegno: certamente non intendo usare il web come, invece, hanno fatto altri in questi anni”.